
Un rapporto dell’Organizzazione mondiale della sanità indica come molto probabile l’origine animale della Covid-19.
Rossa e lavorata è alla stregua di sigarette, alcol, amianto e arsenico. Carne cancerogena, ecco come l’ha classificata l’Oms.
Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità mangiare 50 g di carne rossa lavorata al giorno, meno di due fette di pancetta per intenderci, aumenterebbe del 18 per cento la probabilità di sviluppare il cancro del colon-retto. “Lievemente meno pericolosa” dei suoi derivati confezionati, risulta essere invece la carne rossa fresca, pronta per essere inserita nella enciclopedia dei cancerogeni, poiché esiste un’associazione positiva fra carni rosse e cancro al colon, ma anche tumori di pancreas e prostata.
A rendere peggiori le carni lavorate industrialmente, come quelle in scatola, i salumi, gli insaccati e così via, sarebbe la presenza di sale e conservanti, utilizzati per aumentare la shelf-life, il tempo di conservazione dei prodotti.
L’Oms è arrivata a questa conclusione su suggerimento della sua Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC), massima istituzione sanitaria mondiale in materia di studio degli agenti cancerogeni, che dopo aver revisionato oltre 800 studi epidemiologici riguardanti il legame tra consumo di carne rossa e insorgenza del cancro all’intestino, ha deciso di inserire nella lista dei cancerogeni certi “le carni rosse lavorate, ovvero quelle salate, essiccate, fermentate, affumicate, trattate con conservanti per migliorarne il sapore o la conservazione. Inoltre un legame è stato individuato anche con il tumore allo stomaco”.
Che le carni rosse e grasse fossero rischiose per la salute del cuore e potenzialmente cancerogene non è cosa nuova. E’ la prima volta, però, che vengono ufficialmente inserite all’interno della classifica degli agenti cancerogeni redatta dalla più alta istituzione sanitaria a livello globale.
Secondo il ministero della Salute, il cancro del colon-retto è quello a maggiore insorgenza nella popolazione italiana, con quasi 55.000 diagnosi stimate per il 2013.
Un rapporto dell’Organizzazione mondiale della sanità indica come molto probabile l’origine animale della Covid-19.
L’Italia, con altri paesi europei, ha sospeso in via precauzionale il vaccino Astrazeneca, in attesa di verifiche sulla causalità con alcuni decessi.
L’Africa, rimasta finora indietro nella campagna vaccinale, ha ricevuto 600mila dosi di vaccino anti-Covid grazie al programma Covax dell’Organizzazione mondiale della sanità.
130 paesi in tutto il mondo non hanno ancora ricevuto una singola dose di vaccino. Mentre tre quarti dei vaccini totali sono stati usati da solo dieci paesi, i più ricchi.
Il lockdown non sconfiggerà la Covid-19 se non viene affiancato da altri provvedimenti. David Nabarro dell’Oms analizza le misure contro la pandemia.
L’Organizzazione mondiale della sanità ha pubblicato un video sulla gestione della pandemia da parte dell’Italia, indicandola come un esempio da seguire.
Mentre l’Oms segnala quasi 308mila nuovi casi in 24 ore, arrivano giudizi severi sulla gestione della pandemia. E a Oxford riprendono i test del vaccino.
La Commissione per l’eradicazione della polio ha certificato la vittoria dell’Africa sul virus di tipo 1: l’ultimo caso 4 anni fa. Ma la battaglia continua.
Gli Stati Uniti di Donald Trump hanno sospeso i fondi concessi all’Organizzazione mondiale della sanità. Rea di essere “filo-cinese”.