
Il mare di Amundsen, in Antartide occidentale, ha perso 3mila miliardi di tonnellate di ghiaccio in 25 anni, a causa di lunghissimi periodi di siccità nevosa.
L’ong impegnata nella salvaguardia dell’orso marsicano riceve una sostanziosa sovvenzione da parte dell’azienda famosa per l’abbigliamento e l’attrezzatura per l’outdoor.
Ha sede a Montesilvano in provincia di Pescare l’organizzazione no profit Salviamo l’Orso, che ha ricevuto da Patagonia una sovvenzione di 8.000 dollari (circa 6.350 euro). L’ong opera e lavora nei territori dell’Appennino centrale per salvare e proteggere l’orso bruno marsicano, animale simbolo del Parco Nazionale d’Abruzzo.
La donazione rientra nella ormai storica politica di Corporate Social Responsibility di Patagonia, che con il suo “1% for the planet” si impegna a devolvere l’1 per cento dei ricavi delle vendite annuali a gruppi ambientalisti impegnati in progetti ambientali e sociali.
Solo nel 2014 Patagonia ha sovvenzionato ben 770 gruppi ambientalisti in 16 Paesi per un totale di 6,6 milioni di dollari. Sono i dipendenti stessi di Patagonia a determinare quali organizzazioni riceveranno le sovvenzioni, basando le proprie decisioni sulla mission dell’azienda californiana: proteggere specie selvatiche, riserve naturali, fiumi e oceani, promuovere energie rinnovabili e agricoltura sostenibile, e combattere inquinamento e attività estrattive che risultano dannose per l’ambiente.
Patagonia, tra le altre iniziative, ha da poco creato il fondo “20 $ Million & Change”, per sovvenzionare start up responsabili e orientate al concreto miglioramento della crisi ambientale, ha collaborato con partner chiave per creare un nuovo parco nazionale nel Cile meridionale, ha presentato DamNation, il suo primo film-documentario e ha lanciato la prima linea di abbigliamento certificata Fair Trade.
Tutti motivi per i quali Patagonia è stata scelta per anni da Forbes come una delle migliori aziende dove lavorare.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Il mare di Amundsen, in Antartide occidentale, ha perso 3mila miliardi di tonnellate di ghiaccio in 25 anni, a causa di lunghissimi periodi di siccità nevosa.
Il Sesto rapporto dell’Ipcc conteneva nelle sue bozze preliminari testi più duri e stringenti su fonti fossili, dieta e finanziamenti alle nazioni povere.
Il progetto italiano Iride è uno dei più ambiziosi al mondo: una cinquantina di satelliti monitoreranno l’ambiente e il Pianeta.
Grave incidente a Poole Harbour, in Inghilterra: circa 200 barili di acqua mista a petrolio sono finiti in mare, minacciando l’ecosistema.
La crisi politica sempre più profonda in Israele ha portato Netanyhau a sospendere la riforma della giustizia. Se ne riparlerà in estate.
L’esportazione è una pratica obsoleta e crudele. L’Italia e l’Europa intera devono sostenere un cambiamento che salvaguarda il benessere degli animali.
L’Italia guarda al modello-Israele per l’acqua, basato su grandi opere e tecnologie avanzate. Ma anche su gravi violazioni dei diritti dei palestinesi.
Maxi-sequestro di avorio in Vietnam: 7 tonnellate in arrivo dall’Angola, via Singapore, all’interno di container contenenti ufficialmente noccioline.
Inizia il 21 marzo la campagna L’ape è vita: chi noleggia un’auto con Maggiore contribuisce alla tutela di 100 api col progetto Bee my future di LifeGate.