
Il 18 maggio in Romania si è tenuto il ballottaggio delle presidenziali e ha visto la sconfitta dell’estrema destra. Nel weekend si è votato anche in Polonia e Portogallo.
Irma è considerato il più potente ad aver colpito l’area caraibica. Ecco alcuni tra i peggiori uragani mai registrati sulla Terra negli ultimi decenni.
L’uragano Irma che ha colpito il 6 settembre le isole di Saint-Barthélemy e di Saint Martin nelle Antille francesi è il più potente mai registrato nella zona e il secondo in assoluto a livello mondiale. A superarlo, secondo i meteorologi, è stato solamente Haiyan, che devastò le Filippine nel 2013.
Irma ha portato con sé venti a più di 300 chilometri orari, con raffiche fino a 360, secondo quanto registrato dal servizio meteorologico ufficiale francese Météo France. Le onde sono arrivate a misurare oltre dieci metri di altezza e hanno spazzato le coste delle due isole, assieme a quelle di Anguilla e Barbuda. L’uragano si è quindi diretto verso le Isole Vergini Britanniche e minaccia la punta est di Porto Rico, l’area settentrionale di Haiti, quindi l’isola di Cuba, le Bahamas e infine la Florida, dove potrebbe finire la sua corsa nella notte tra sabato e domenica.
“Si tratta davvero di un fenomeno estremo – ha spiegato al quotidiano Le Monde Frédéric Nathan, meteorologo presso Météo France – che era classificato in categoria 5, la più alta nella scala di Saffir-Simpson, già prima di arrivare sulle Piccole Antille. È la prima volta che osserviamo una cosa simile: di solito le tempeste aumentano la loro potenza quando sono vicine alle coste statunitensi, oppure si affievoliscono diventando semplici depressioni”.
In questo momento, tra l’altro, Irma non è il solo uragano presente nell’Atlantico: ce ne sono ben tre attivi allo stesso momento. “Si comincia con Katia, attualmente di categoria 1, posizionato a meno di 300 km dalle coste del Messico e destinato a potenziarsi alla categoria 2 entro venerdì con raffiche di vento fino a 180km/h”, spiega il dottor Lorenzo Badellino su 3Bmeteo.com. Quindi c’è Jose, che si trova a 1.500km dalle Antille». Non è escluso che quest’ultimo possa raggiungere i Caraibi, che verrebbero così colpiti da due eventi catastrofici nel giro di pochi giorni.
Ma quali sono stati gli uragani più potenti mai registrati nella storia, non soltanto nel settore caraibico ma in tutto il mondo? Ecco un elenco di alcuni degli eventi che hanno provocato più vittime e più danni negli ultimi decenni.
There are now three hurricanes simultaneously in the Atlantic: #Katia, #Irma and #Jose @NASA #climatechange pic.twitter.com/4sDsf1iaZQ
— UN Climate Action (@UNFCCC) 6 settembre 2017
Il ciclone di Bhola ha colpito il Bangladesh il 12 novembre 1970, provocando un numero di morti non lontano dal mezzo milione. L’uragano era classificato in categoria 3, ma a renderlo l’evento che ha causato più morti nella storia è stata soprattutto la conseguente inondazione del Delta del Gange, il più grande del mondo, densamente popolato.
Il 5 agosto 1975 il super-tifone Nina si scagliò su una serie di province della Cina, causando danni devastanti e circa 171mila morti. I venti raggiunsero i 250 chilometri all’ora. L’evento provocò anche la distruzione della diga di Banqiao, rendendo ancor più ampie le inondazioni.
Anche l’uragano Andrew fu classificato in categoria 5. Era il 16 agosto 1992 quando si scagliò sugli Stati Uniti: prima di Sandy e Katrina fu considerato il più costoso della storia americana. Raggiunse la massima potenza quando si trovava sopra le Bahamas, arrivando indebolito (categoria 3) in Louisiana. Distrusse centinaia di migliaia di case e privò di energia elettrica un milione e mezzo di persone. Le vittime furono 65 e i danni furono stimati a 32 miliardi di dollari.
L’uragano Pauline ha colpito il Messico il 5 ottobre 1997. Si è trattato di uno dei peggiori mai registrati nel Pacifico, causando alcune centinaia di vittime; circa 300mila persero le proprie case. I danni vennero stimati attorno al mezzo miliardo di dollari.
Si è trattato dell’evento più caro, in termini sia di perdite di vite umane che di danni materiali, della storia degli Stati Uniti. L’uragano Katrina ha colpito la città di New Orleans, inondando l’80 per cento del suo territorio, il 29 agosto 2005. Le vittime sono state 1.836 in totale e i danni stimati a 108 miliardi di dollari.
Il ciclone tropicale Nargis si è abbattuto sulla Birmania il 2 maggio del 2008. Le conseguenze sono state catastrofiche: i morti sono stati oltre 100mila. Si è trattato della peggiore catastrofe naturale della storia della nazione asiatica. Colpì su un fronte di 40 chilometri il delta di Irrawassy, una zona densamente popolata. Sfiorò quindi Rangoon prima di attenuare la propria potenza.
Il 22 ottobre 2012 l’uragano Sandy ha colpito la costa orientale degli Stati Uniti, dopo essersi formato nel mare dei Caraibi ed aver attraversato anche Kingston, in Giamaica, così come Haiti e Cuba, lasciandosi dietro una pesante scia di vittime e di danni materiali: solo negli Usa Sandy ha attraversato 24 stati, provocando distruzioni per 65 miliardi di dollari.
Il tifone Haiyan è considerato il ciclone tropicale più potente della storia della Terra. Con i suoi venti a 315 chilometri orari, ha colpito le Filippine l’8 novembre 2013. Classificato in categoria 5, ha toccato anche il Vietnam.
I morti accertati dalle autorità sono stati 6.245, i feriti oltre 28mila e più di mille i dispersi. Più di un milione di case sono state danneggiate, di cui la metà completamente distrutte.
L’uragano Maria ha colpito i Caraibi a pochi giorni di distanza dai passaggi di Harvey e Irma. Anch’esso è stato classificato in categoria 5, la più alta possibile. I venti che lo hanno accompagnato sono arrivati a toccare i 260 chilometri all’ora.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Il 18 maggio in Romania si è tenuto il ballottaggio delle presidenziali e ha visto la sconfitta dell’estrema destra. Nel weekend si è votato anche in Polonia e Portogallo.
La crisi per ora sventata tra India e Pakistan, due potenze nucleari, ha messo in allerta la comunità internazionale: e non è l’unico fronte caldo.
Ex guerrigliero e simbolo della sinistra latinoamericana, José “Pepe” Mujica è morto il 13 maggio 2025 all’età di 89 anni.
Dopo l’appello di febbraio Abdullah Öcalan, ora la fine del Pkk è realtà. La decisione è stata presa nel corso del 12esimo Congresso del partito.
La Fifa ha scelto San Sebastián tra le sedi dei mondiali di calcio 2030. I cittadini della città basca, già colpita da overtourism e gentrificazione, non ci stanno.
L’India ha condotto una serie di raid militari contro il Pakistan, che ha risposto. Ci sono decine di vittime e nel Kashmir si rischia una nuova escalation militare.
Alle elezioni in Romania l’estremista George Simion ha riportato oltre il 40 per cento dei consensi al primo turno. Il 18 maggio ci sarà il ballottaggio.
Il documento è stato approvato dal gabinetto di sicurezza di Israele e prevede anche il trasferimento forzato di migliaia di palestinesi verso Sud.
Da ormai due mesi Israele impedisce l’ingresso di aiuti umanitari nella Striscia di Gaza. E le scorte di cibo e medicinali per oltre due milioni di persone palestinesi stanno finendo.