L’uso dei sottoprodotti dell’agricoltura nei mangimi animali può permettere un risparmio ecologico e una via diversa per l’ecosostenibilità ambientale.
Il rituale della migrazione di milioni di granchi sull’Isola di Natale
Tra ottobre e dicembre sull’Isola di Natale, al largo dell’Australia, si può assistere a un evento incredibile: milioni di granchi attraversano l’intero paese per raggiungere la costa, dove depongono le loro uova.
Ultimo aggiornamento 23 settembre 2020
Sull’Isola di Natale (Christmas Island), che si trova nell’oceano Indiano a nordovest dell’Australia, vivono tra i 40 e i 50 milioni di granchi rossi (Gecarcoidea natalis). “Una volta all’anno, tra ottobre e dicembre, in corrispondenza dell’inizio della stagione delle piogge, l’isola diventa teatro di uno spettacolo sorprendente”, come riporta il sito di meteorologia 3Bmeteo.com. I granchi, infatti, abbandonano i loro rifugi nell’entroterra e viaggiano fino all’oceano per deporre le uova.
Quando avviene la migrazione
Le femmine devono depositare le loro uova in acqua prima dell’alba, nel momento in cui l’escursione tra l’alta e la bassa marea è al massimo livello (definito marea sizigiale), durante l’ultimo quarto di luna, ovvero la penultima fase del ciclo lunare. La migrazione ha inizio quando i granchi sono sicuri di riuscire a portare a termine tutte le operazioni necessarie in tempo per quella data, altrimenti aspettano quella successiva: quest’anno le condizioni favorevoli avvengono tra l’11 e il 13 ottobre, il 10 e il 12 novembre, oppure tra il 9 e l’11 dicembre, durante la primavera australe. Quattro o cinque settimane prima, quindi, i granchi dovrebbero partire per il loro viaggio attraverso l’isola, tra foreste, dirupi e strade asfaltate.
Le fasi che portano alla nascita dei piccoli
Una volta giunti in spiaggia, i granchi si immergono nell’oceano per idratarsi e fare il pieno di sali minerali, poi ritornano sulla terraferma e i maschi scavano delle buche nella sabbia dove avviene l’accoppiamento. Dopo la riproduzione i maschi partono per il viaggio di ritorno, mentre le femmine rimangono all’interno delle tane per covare le uova. Dopo circa due settimane le depositano in acqua durante la marea sizigiale, per poi ripartire a loro volta. Le uova si schiudono con la nascita delle larve, che attraverso vari stadi di maturazione dopo circa quattro settimane diventano dei piccoli granchi.
“Anche se grandi appena cinque millimetri di diametro, i giovani crostacei inizieranno la loro marcia al contrario, dalla costa verso le foreste interne, impiegando circa nove giorni per raggiungere l’altopiano. Qui vivranno, nascosti tra le rocce per i primi tre anni della loro vita, quando saranno pronti per accoppiarsi e ripercorrere la strada già segnata dai loro padri e dalle loro madri”, racconta il meteorologo Carlo Migliore di 3Bmeteo.com.
Cosa fanno gli abitanti dell’isola per proteggere i granchi
Gli abitanti dell’Isola di Natale “ogni anno si prodigano per aiutare i granchi nel loro percorso e ridurre il numero delle morti accidentali”, prosegue Migliore. Sulle strade maggiormente interessate dal fenomeno, infatti, vengono costruiti ponti e tunnel sotterranei per consentire il passaggio dei crostacei in completa sicurezza. In più, durante il picco della migrazione alcuni tratti stradali vengono chiusi al traffico.
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