Diritti animali

Prada abbandona le pellicce e sceglie materiali alternativi

Alla lunga lista di marchi che hanno messo al bando le pellicce dalle loro collezioni si aggiunge anche Prada. PETA festeggia un traguardo importante frutto di numerose imprese di sabotaggio.

Libero spazio alla creatività e all’innovazione per scovare nuovi materiali alternativi alla pelliccia di origine animale. Dopo Michael Kors e altri marchi famosi, anche il Gruppo Prada ha deciso di affrontare questa sfida abbandonando l’uso della pelliccia all’interno delle collezioni dei marchi di sua proprietà Prada, Miu Miu, Church’s e Car Shoe a partire dal 2020.

peta manifestazione contro prada
Gli attivisti di Peta durante una manifestazione fuori da un negozio Prada © Kevork Djansezian/Getty Images

Niente più pellicce per Prada

“L’innovazione e la responsabilità sociale sono parte dei valori fondanti del Gruppo Prada e la decisione di sottoscrivere la politica fur free rappresenta un importante traguardo nell’ambito di questo nostro impegno – ha dichiarato Miuccia Prada -. La ricerca e lo sviluppo di materiali alternativi consentirà all’azienda di esplorare nuove frontiere della creatività e di rispondere, allo stesso tempo, alla domanda di prodotti più responsabili”.

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È con queste parole che il Gruppo Prada ha diffuso la notizia di voler abbandonare l’impiego della pelliccia a partire dal 2020. La decisione arriva dopo un lungo dialogo costruttivo che ha coinvolto il famoso marchio di moda e tre grandi organizzazioni che lottano per difendere i diritti animali, Fur Free Alliance, Lav e The Humane Society of the United States.

Le associazioni animaliste festaggiano

Insieme a Jean Paul Gaultier, Giorgio Armani, Versace, Gucci, Ralph Lauren, Vivienne Westwood, Michael Kors, Donna Karan e molte altre case di moda, d’ora in poi anche Prada figurerà nell’ormai lunga lista di marchi che hanno rinunciato alle pellicce a favore di una condotta più etica ed ecosostenibile.

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Ne vanno fieri Peta e tutti i suoi affiliati internazionali che lottano da oltre dieci anni per limitare l’uso di questo materiale tanto pregiato quanto contaminato da violenze sugli animali e processi di lavorazione altamente impattanti sull’ambiente. L’organizzazione annuncia che il suo prossimo obiettivo è quello di convincere Prada a seguire le orme di Chanel mettendo al bando anche le pelli esotiche ottenute crudelmente da struzzi, coccodrilli, lucertole e serpenti.

Foto di copertina: una modella che indossa una pelliccia © Pablo Cuadra/Getty Images

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