Il brand del gruppo cinese Chery annuncia il debutto di modelli ibridi ed elettrici più compatti e accessibili. Mentre procede l’impegno sui progetti ambientali.
Nome in codice SN1, vale a dire “Serial Number 1”, per la prima Tesla Model 3 prodotta in serie. Assemblata dalla catena di montaggio di Freemont, in California, è stata salutata da un tweet di Elon Musk, patron della casa americana, che ne ha svelato la linea definitiva. Considerata una vettura elettrica “popolare” nonostante le
Nome in codice SN1, vale a dire “Serial Number 1”, per la prima Tesla Model 3 prodotta in serie. Assemblata dalla catena di montaggio di Freemont, in California, è stata salutata da un tweet di Elon Musk, patron della casa americana, che ne ha svelato la linea definitiva. Considerata una vettura elettrica “popolare” nonostante le prestazioni brillanti e le ambizioni di alto livello, la Model 3 è chiamata a dare un forte impulso alla mobilità sostenibile.
Prenotata in 373mila unità, un vero e proprio record, specie considerando che sino a ieri nemmeno il design era definitivo, la berlina a zero emissioni californiana vede confermati i rumors che ne avevano accompagnato la nascita. Il prezzo negli Stati Uniti sarà effettivamente di 35mila dollari (poco meno di 31mila euro) e l’autonomia di almeno 345 chilometri, mentre lo scatto da 0 a 100 km/h avverrà in 6 secondi. Curiosamente, il primo esemplare di quella che, ad oggi, è già la vettura più importante nella storia della casa californiana, è stato ordinato da uno dei membri del board Tesla e successivamente girato allo stesso Elon Musk come regalo di compleanno. Al momento non sono stati svelati ulteriori dati tecnici, rimandando al 28 luglio quando verranno consegnate le prime trenta vetture e verrà reso accessibile il configuratore.
La prima Tesla “popolare” è una vettura raffinata, forte di caratteristiche tecniche e strutturali degne di vetture ben più costose. Stando a quanto noto, infatti, si avvale di un telaio in alluminio, analogamente alla sorella maggiore Model S, e promette un’abitabilità superiore a qualsiasi berlina tradizionale dato che, oltre a ospitare cinque adulti, consente di abbattere gli schienali dei sedili posteriori e può contare su due vani di carico. Almeno inizialmente sarà disponibile con la sola trazione posteriore, così da snellire la produzione, mentre successivamente (dal 2018) verrà proposta anche nella configurazione D a doppio motore, quindi caratterizzata dalle 4WD a gestione elettronica. Quanto alle batterie, permane il massimo riserbo ma, secondo alcune indiscrezioni, le celle base dovrebbero avere una potenza di 40 o 50 kWh, così da non incrinare le gerarchie rispetto alla Model S, la cui versione d’attacco adotta accumulatori da 60 kWh.
La Tesla Model 3 potrà contare su di una versione evoluta del sistema di guida semiautonoma AutoPilot, sarà compatibile con i supercaricatori Tesla e arriverà in Italia nel 2018 a un prezzo che dovrebbe partire da 40-45mila euro. Considerata un modello cruciale per Tesla, a detta di Elon Musk dovrebbe portare a 480/500mila vetture la produzione annua del costruttore californiano. Una crescita esponenziale rispetto alle 83mila unità del 2016.
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