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Un parabrezza così grande non ce l’ha nessuna auto. Per questo, il mondo visto da una Tesla Model X è così suggestivo. Abbiamo provato la suv elettrica di Elon Musk
Di Tesla vi abbiamo sempre raccontato molto. Degli inizi di Elon Musk. Dei recenti miracoli a Wall Street. E della Model 3, la prima Tesla con un prezzo “democratico”. E mentre il costruttore americano apre i primi due centri assistenza in Italia, uno a Milano, zona Linate, quello di Padova aprirà a breve (seguono a pochi mesi dall’apertura dello Store di Milano nel quartiere di Porta Nuova), quello che non vi avevamo ancora detto è cosa significa avere una Tesla. Viaggiare quotidianamente con una Tesla. Assaporarne il silenzio. Stupendosi, per lo spazio e la luminosità di un abitacolo dove sette persone viaggiano senza rinunce. Stupendosi, ancora, quando le sospensioni si abbassano da sole, riconoscendo che siete arrivati a casa e che per entrare nel garage occorre “abbassarsi”.
Ecco, questa volta volevamo mettere un punto fermo. E rispondere a una domanda: ha senso spendere più di 100mila euro per vivere il sogno di Elon Musk? La risposta in fondo a questo breve, speriamo intenso, racconto. Quando ce la siamo trovati di fronte, la Model X non ci è sembrata un’auto così rivoluzionaria. Eppure lo è. Eccome. Solo che per apprezzarla, per rimanerne stregati, ci vuole tempo. Bisogna guidarla, se non l’avete mai fatto, fatelo! È una delle esperienze automobilistiche più divertenti della vita. La gente quasi non la guarda. A parte quando ti fermi e le porte posteriori si sollevano, maestose, come le ali di un enorme gabbiano. Se non amate il clamore lasciate stare. Perché se cederete alla tentazione, se sfiorando l’enorme tablet sulla plancia premerete “open doors”, allora sì, preparatevi: la gente si ferma, ti chiede, fotografa. Vuole sapere quanto costa. Che autonomia ha. La Tesla Model X ha un forte potere seduttivo. E i numeri sono dalla sua: 500 km di autonomia sono quello che offre la Model X 90 D con batteria da 90 kWh; 250 km/h è la velocità massima raggiungibile; 5 secondi è il tempo, davvero sfuggevole, che serve per scattare da 0 a 100 km/h, più veloce del 95 per cento delle auto sul mercato.
Certo, la Tesla Model X costa 116mila euro. Tanti? Forse. Troppi no però. Perché un’auto così non c’è. E pazienza se con qualche optional (interni in cuoio 3.800 euro, sette posti 4.600 euro e pilota automatico 5800 euro) il prezzo in un soffio sfiora i 145mila euro. Elon Musk non ha mai detto che le sue auto sono per tutti. Purtroppo. Specie la Model X, lunga più di 5 metri, una suv grande, alta, nemmeno tanto bella. Eppure, chi l’ha guidata almeno una volta ne è rimasto stregato (noi inclusi…). Perché la Model X è la suv perfetta, pensateci: le sue prestazioni sono esaltanti; lo spazio che occupa sul suolo pubblico è ampiamente ripagato da un’abitabilità per sette, più i bagagli; è il veicolo giusto per scoprire la natura. E poi, immaginate una gita in famiglia in uno dei bellissimi Parchi Nazionali italiani, avvolti nel silenzio, a bordo dell’auto col parabrezza più grande al mondo, che vi permette di sentirvi parte di ciò che vi circonda. Di una foresta silenziosa, della campagna. Vedreste lo stupore negli occhi di ciclisti e passanti, sguardi di approvazione per l’unica suv elettrica al mondo capace di entrare nell’ambiente senza turbarlo. In punta di piedi.
Quello che ti avvicini con le chiavi in tasca e la porta lato guida si apre da sola. Quello che apri il garage, tocchi il telefonino e la Model X esce da sola e si ferma davanti a te, una delle tante prove che la guida autonoma ormai è già fra noi.. L’apertura delle porte posteriori sulle prime può sembrare troppo, un gesto atletico quasi spocchioso. Poi, però, quelle porte che si spalancano hanno più di un senso: offrono un accesso comodissimo (anche alla terza fila di sedili); sono intelligenti, nel senso che se ci sono auto parcheggiate a fianco o se il soffitto è troppo basso, grazie ai “mille” sensori si fermano al punto giusto, quel che basta per uscire.
Sulla Tesla Model X ci anche funzioni comuni ad altre auto cosiddette “premium”, come il sedile arretra da solo per farvi accomodare meglio. O il volante, che memorizza l’altezza e l’inclinazione preferita. Il climatizzatore che si ricorda i vostri gusti in tema di comfort climatico. O la musica, specie quella via web di Spotify, o sul Dab, di una qualità straordinaria, complice anche l’assenza di rumori meccanici. Ma ci sono funzioni rare, sperimentabili solo su un’auto elettrica. Come il navigatore che, una volta pianificato un Milano-Roma, in pochi istanti calcola la strada, ci spiega che dovremo fare due soste – una da 15, l’altra da 25 minuti – in una colonnina di ricarica Supercharger (dove si recuperano 250 km di autonomia in 20 minuti). Così si scopre che sulla Model X l’ansia da ricarica svanisce: 489 km di autonomia rassicurano, permettono di pianificare lunghi viaggi. La trazione integrale è efficiente, perfetta per affrontare sterrati, neve, fango in sicurezza. L’accelerazione stupisce, quasi toglie il fiato. Certo, la Model X è grande, fin troppo per la mobilità complessa delle nostre città. Ma ha 7 posti. E’ agile. Parcheggia da sola.
Non sarà bella, d’accordo. Per quello c’è la più sinuosa Model S. Ma la Model X conquista per lo spazio, per le tre file di sedili. Per l’accessibilità furba. Per la praticità. Per la capacità di traino di oltre 2mila chili. Per gli oltre 2mila litri di spazio di carico. Per quel filtro che abbatte odori e batteri e purifica l’aria a bordo. Ecco, l’abbiamo fatto. Finalmente vi abbiamo raccontato cosa vuol dire viaggiare su una Tesla Model X. Va bene, vorremmo costasse meno. E fosse un filo più compatta. Proprio come sarà la Model 3, che negli Usa costa 35mila dollari e che è già prenotabile qui. Appena disponibile, vi racconteremo come va. Ah, quasi dimenticavamo la risposta alla domanda iniziale: sì, vale la pena!
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