
Sbarca sul mercato europeo il filetto di salmone vegano stampato in 3D: uguale nell’aspetto e nella consistenza al prodotto tradizionale, è realizzato con le proteine dei funghi.
Negli Stati Uniti alcuni scienziati hanno individuato dieci pesticidi con effetti dannosi sui neuroni dopaminergici collegati allo sviluppo del Parkinson.
Il legame tra pesticidi e Parkinson è stato dimostrato già da diverse ricerche scientifiche, ma ora uno studio dell’University of California di Los Angeles e della Harvard University di Boston avrebbe individuato in particolare dieci sostanze chimiche coinvolte nello sviluppo della malattia.
Pubblicato su Nature Communications, lo studio è stato effettuato a partire dai dati riguardanti l’esposizione a 228 tipi di pesticidi di alcuni pazienti della Central Valley della California (dove si concentra la maggior parte della produzione agricola dello Stato) affetti da Parkinson e che avevano partecipato a ricerche precedenti. Le analisi hanno combinato esami epidemiologici e uno screening di tossicità dei neuroni: dai risultati è emerso che dieci pesticidi avevano danneggiato in modo significativo i neuroni dopaminergici, che regolano i circuiti della dopamina e sono collegati al movimento e la cui degenerazione è un segno distintivo del morbo di Parkinson.
I pesticidi in questione sono quattro insetticidi (dicofol, endosulfan, naled, propargite), tre erbicidi (diquat, endothall, trifluralin) e tre fungicidi (solfato di rame -basico e pentaidrato- e folpet), la maggior parte dei quali è ancora in uso oggi negli Stati Uniti. “Siamo stati in grado di esaminare i singoli agenti più di qualsiasi altro studio prima e questo è stato fatto in modo completamente agnostico”, ha spiegato l’autrice Kimberly Paul. “Siamo riusciti a individuare i pesticidi che sembrano essere piuttosto importanti nella malattia”.
Attraverso lo studio, i ricercatori hanno scoperto anche che l’esposizione al mix di pesticidi che vengono tipicamente utilizzati in combinata nella coltivazione del cotone era più tossica di qualsiasi singolo pesticida tra i dieci individuati.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Sbarca sul mercato europeo il filetto di salmone vegano stampato in 3D: uguale nell’aspetto e nella consistenza al prodotto tradizionale, è realizzato con le proteine dei funghi.
Il 29 settembre è la Giornata della consapevolezza delle perdite e gli sprechi alimentari. Facciamo il punto sui numeri del fenomeno, sulle cause e sulle soluzioni antispreco. A partire dalla spesa.
Superfood di tendenza, secondo le previsioni l’avocado diventerà il frutto tropicale più commercializzato entro dieci anni. Ma dietro la sua produzione si celano deforestazione, perdita di biodiversità, criminalità e inquinamento.
I prati stabili sono superfici lasciate incolte ma fondamentali per il pascolo. Il loro numero sta diminuendo. Ecco di che cosa si è parlato a Cheese 2023.
I dati sul mercato del biologico esposti al Sana di Bologna raccontano di una ripresa dei consumi domestici e di italiani che vorrebbero essere più informati sul bio.
Secondo autorità ortodosse ebraiche ed esperti di sharia, la carne coltivata può essere kosher e halal se rispetta determinati criteri di produzione.
Quella della carne coltivata in laboratorio è una narrazione verde che sembra adattarsi perfettamente alla richiesta dei consumatori di cambiare le cose. Ma è una falsa soluzione. Ecco perché.
I cambiamenti climatici hanno effetti sulla produzione agricola, così al sud le coltivazioni tradizionali vengono sostituite da quelle di frutta tropicale.
Gli attivisti di Pan Uk spiegano come i pesticidi contribuiscono a causare i cambiamenti climatici e come l’aumento di temperatura richieda, a sua volta, un maggiore impiego di pesticidi.