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Da tre anni i numeri della fame del mondo non accennano a diminuire e non si registrano passi avanti verso gli obiettivi di sostenibilità per il 2030.
In un’inchiesta dettagliata, il Guardian racconta di aver visionato documenti riservati in cui emerge un tentativo di confutare la ricerca sul legame tra l’erbicida e la malattia.
Negli ultimi anni, diversi studi hanno ipotizzato un legame tra l’esposizione al paraquat, un diserbante chimico prodotto e commercializzato, tra gli altri, dalla multinazionale Syngenta, e l’insorgere di malattie neurodegenerative, in particolare del Parkinson. Syngenta ha sempre negato questo rapporto e promuove un uso sicuro dell’erbicida, ma di recente il Guardian ha raccontato di aver visionato insieme a New Lede dei documenti aziendali risalenti agli anni Cinquanta che dimostrerebbero come il colosso della chimica abbia cercato in diversi modi di confutare la ricerca scientifica esterna e di influenzare le autorità di regolamentazione, aspetti già emersi nell’inchiesta The Paraquat papers pubblicata lo scorso anno.
In un caso particolare, le carte rivelano che l’azienda avrebbe lavorato dietro le quinte per cercare di impedire a uno scienziato molto apprezzato di partecipare a un comitato consultivo per l’Agenzia per la protezione ambientale degli Stati Uniti (Epa), principale regolatore negli Usa per il paraquat e altri pesticidi. In altri documenti del 1975 si leggerebbe una preoccupazione di alcuni addetti ai lavori di dover affrontare la responsabilità legale per gli effetti cronici a lungo termine del paraquat, come in effetti sta avvenendo oggi con decine e decine di agricoltori con problemi di salute che stanno facendo causa a Syngenta e a Chevron Chemical, che ha commercializzato l’erbicida negli Stati Uniti fino al 1986.
Il Guardian racconta inoltre di come Syngenta e Chevron Chemical sarebbero stati a conoscenza negli anni Sessanta e Settanta di prove crescenti che mostravano come il paraquat potesse accumularsi nel cervello umano e come l’esposizione all’erbicida potesse arrivare a compromettere il sistema nervoso centrale. Ricerche interne a Syngenta che avevano mostrato effetti negativi del paraquat sul tessuto cerebrale sarebbero state tenute nascoste alle autorità di regolamentazione, minimizzando la validità di risultati simili riportati da scienziati indipendenti.
Il paraquat è una degli erbicidi più utilizzati al mondo che trova applicazione, per esempio, nelle coltivazioni di soia, grano e nei campi di cotone. Negli Stati Uniti la quantità utilizzata di questo erbicida è più che triplicata tra il 1992 e il 2018 e la sostanza è venduta in una ventina di Paesi dall’Australia all’Uruguay. Il paraquat è vietato invece nell’Unione europea, in Svizzera (paese d’origine di Syngenta), nel Regno Unito dove è prodotto e in Cina (dove ha sede ChemChina che ha acquisito l’azienda nel 2017 ).
I casi di Parkinson sono più che raddoppiati dal 1990 al 2015 e negli ultimi anni il morbo è stato classificato tra le prime quindici cause di morte negli Stati Uniti. Si prevede che la malattia continuerà ad espandersi rapidamente: attualmente è considerato uno dei disturbi neurologici a più rapida crescita nel mondo.
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