
L’umanità raggiunge l’Overshoot day già il 24 luglio: per il resto del 2025 consumerà più risorse di quelle che il Pianeta può rigenerare.
Il comune di Barcellona, in Spagna, ha commissionato allo studio di architettura BCQ un nuovo ponte pedonale che attraversasse la avinguda Meridiana. La trafficata arteria che collega Barcellona alla parte nord della sua provincia avrà presto un camminamento pedonale tecnologicamente innovativo con cui i pedoni potranno accede alla città catalana. © BCQ Architects Il ponte Sarajevo,
Il comune di Barcellona, in Spagna, ha commissionato allo studio di architettura BCQ un nuovo ponte pedonale che attraversasse la avinguda Meridiana. La trafficata arteria che collega Barcellona alla parte nord della sua provincia avrà presto un camminamento pedonale tecnologicamente innovativo con cui i pedoni potranno accede alla città catalana.
Il ponte Sarajevo, questo è il nome della struttura progettata dallo studio BCQ, sarà in cemento armato anti inquinamento, mentre la vegetazione provvederà all’ombreggiamento e il percorso sarà illuminato da elementi inseriti nella miscela stessa del calcestruzzo. L’obiettivo degli architetti spagnoli era quello di fornire un passaggio sicuro di giorno e di notte, illuminato da punti luce LED (alimentati da pannelli solari) e bande luminose, che fosse immerso nel verde e che in più avesse la capacità di pulire l’aria.
Il cemento anti inquinamento ha la proprietà di assorbire la CO2 e di convertirla in sostanze non dannose. Questi elementi trasformati vengono dilavati dalla superficie del ponte dall’azione della pioggia. Un esempio simile, è quello del Padiglione Italia costruito per l’Expo 2015. A Milano, la superficie esterna del palazzo italiano, la stilizzazione di una foresta pietrificata, è costruita con una miscela di cemento brevettata da Italcementi che, appunto, riesce a filtrare e convertire le sostanze dannose per l’ambiente.
[vimeo url=”https://vimeo.com/109570458″]
Neanche quello delle cemento fotoilluminante è un caso unico in Europa. In Olanda, lungo la strada N329 di Oss, in collaborazione con la società che si occupa delle strade Heijmans, il designer Daan Roosegaarde ha realizzato Smart Highway project, un percorso illuminato dagli stessi inerti che compongono il manto stradale. Tre linee compongono una banda luminosa che divide la carreggiata in corsie, rendendo la via più sicura e abbattendo i consumi economici ed energetici della gestione. Questo progetto, premiato dall’INDEX:Award nel 2013 viene ripreso a Barcellona, dove i progettisti hanno pensato a un materiale composto da particelle che captasse e immagazzinassero l’energia solare durante il giorno per poi rilasciarla di notte.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
L’umanità raggiunge l’Overshoot day già il 24 luglio: per il resto del 2025 consumerà più risorse di quelle che il Pianeta può rigenerare.
Storica sentenza della Corte costituzionale: la mamma non biologica di una coppia di donne ha stessi diritti e responsabilità in ambito lavorativo.
Parigi, Copenaghen e tante altre: le città europee vogliono far tornare balneabili i propri fiumi con la rete Swimmable cities. E ci pensa anche Roma.
Il Tribunale superiore di Galizia ha obbligato le autorità statali e regionali a riparare i danni degli allevamenti intensivi della regione di A Limia.
Francesca Albanese è accusata dall’amministrazione Trump di condurre una campagna economica e politica contro Usa e Israele.
L’obiettivo è quello di colmare lacune regolatorie su tecnologie considerate strategiche per decarbonizzare l’industria, ma non mancano le criticità.
Nel luglio 1976 Seveso fu epicentro del peggior disastro ambientale mai avvenuto in Italia. Oggi un’autostrada fa riemergere ricordi e paure
Già 13 Regioni hanno emesso ordinanze anti-caldo basate sulla piattaforma Worklimate: “siesta” dalle 12.30 alle 16. E i musei diventano rifugi climatici.
A Vicenza il maxiprocesso per contaminazione da Pfas si è concluso con 140 anni di reclusione per 11 dirigenti dell’azienda Miteni, per disastro ambientale, avvelenamento delle acque e reati fallimentari. Una sentenza storica, dopo 4 anni di procedimento.