
Rigenerazione e salute. Sono le parole chiave che è tempo di sovrascrivere a quelle attuali di impoverimento e degrado, imposte dall’agricoltura intensiva. Una sostituzione che scuote equilibri e merita attenzione.
di Massimo Ilari La regola aurea per chi vuole ridurre il consumo della carne sta nel variare la propria alimentazione. Si tratta di un programma semplice da attuare per sostituire le proteine nobili della carne. Proteine nobili: cosa sono e dove si trovano? Si definiscono proteine nobili quelle proteine che contengono tutti gli amminoacidi essenziali in quantità e in
La regola aurea per chi vuole ridurre il consumo della carne sta nel variare la propria alimentazione. Si tratta di un programma semplice da attuare per sostituire le proteine nobili della carne.
Proteine nobili: cosa sono e dove si trovano? Si definiscono proteine nobili quelle proteine che contengono tutti gli amminoacidi essenziali in quantità e in rapporti equilibrati. Combinando legumi, cereali e semi oleosi (noci, nocciole, mandorle, semi di girasole e di sesamo e così via) si rispettano alla perfezione le corrette proporzioni tra gli otto aminoacidi essenziali (necessari alla “costruzione” delle proteine nobili).
Riso e fagioli, pasta e ceci, polenta e lenticchie rappresentano un matrimonio d’eccezione tra cereali e legumi. Anche il ferro non è presente solo nella carne, ma anche in cereali, legumi, frutta, alghe, germogli, soia e così via. I legumi sono l’esempio per eccellenza di proteine nobili vegetali.
Proteine nobili: dove si trovano? Ecco cinque classi di alimenti dove poterne trovare in abbondanza.
In pratica per “sostituire” una fettina di vitello da 100 g basta mangiare: mezzo litro di latte di alta qualità; 120 g di mozzarella; 40 g di parmigiano; 200 g di ricotta; 2 uova; 120 g di tofu; 120 gr di seitan (che va però associato a dei legumi per ottenere una migliore qualità proteica); 150 g di pesce.
Un ultimo consiglio: scegliete latte, latticini e uova biologiche, perché negli alimenti di origine animale da allevamento intensivo potrebbero accumularsi maggiori quantità di residui chimici (pesticidi, antibiotici e così via).
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