
La stagione calda sia appena iniziata, ma in India si registrano già temperature estreme. Le istituzioni cercano di attrezzarsi.
Dallo sbiancamento dei coralli alla siccità, dallo scioglimento dei ghiacciai all’erosione costiera. Una galleria fotografica che mostra gli effetti tangibili del riscaldamento globale.
Gli effetti dei cambiamenti climatici sono ormai evidenti e minacciano la sopravvivenza di milioni di persone in tutto il pianeta. È in corso a Marrakech, in Marocco, la ventiduesima conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (Cop 22). L’obiettivo è riuscire a rendere operativo l’Accordo di Parigi siglato in occasione della Cop 21 ed entrato in vigore il 4 novembre, che prevede di limitare la crescita della temperatura media globale “ben al di sotto dei 2 gradi centigradi”.
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La stagione calda sia appena iniziata, ma in India si registrano già temperature estreme. Le istituzioni cercano di attrezzarsi.
Il rapporto annuale sul clima in Europa di Copernicus e dell’Organizzazione meteorologica mondiale è un monito ad agire per l’adattamento e la mitigazione.
Secondo Copernicus, il mese di marzo del 2025 è stato il secondo più caldo di sempre nel mondo e il più caldo in assoluto in Europa.
Uno studio della Nasa ha spiegato il motivo per il quale l’innalzamento del livello dei mari ha superato i dati che erano stati previsti dagli scienziati.
Entro il 31 marzo 2025 per le aziende italiane scatta l’obbligo di dotarsi di una polizza assicurativa per rischi catastrofali. Vediamo cosa significa
Per la prima volta nel 2025 si celebrano le più grandi fonti di acqua dolce del pianeta, che fronteggiano la sfida dei cambiamenti climatici.
Donald Trump ha ratificato l’uscita degli Stati Uniti dall’Accordo di Parigi. Un duro colpo per il clima, ma anche un’opportunità per accelerare l’azione alla Cop30.
Quanto è vicino il collasso dell’Amoc, il sistema che comprende la corrente del Golfo, e cosa comporta? Ne parla Lungo la corrente, di Lorenzo Colantoni.
Uno studio di Fondazione Cmcc e università di Bologna ha analizzato due falde acquifere dell’Appennino, stimando i cali dei flussi nei prossimi decenni.