Raccolta differenziata

Rapporto Istat: l’Italia fa i conti con l’ambiente

Rapporto Noi Italia, presentato dall’Istat: cala la spesa delle Regioni per la tutela ambientale, più bassa al Nord. Inferiore alla media europea il consumo pro capite italiano di energia. Cala la spesa delle Regioni per la tutela ambientale, più bassa al Nord. In Italia aria inquinata per quasi 4 famiglie su 10. Male Lombardia con

Rapporto Noi Italia, presentato dall’Istat: cala la spesa delle Regioni per la tutela ambientale, più bassa al Nord. Inferiore alla media europea il consumo pro capite italiano di energia. Cala la spesa delle Regioni per la tutela ambientale, più bassa al Nord. In Italia aria inquinata per quasi 4 famiglie su 10. Male Lombardia con 50,1%, Lazio al 43,6% e Puglia al 41,9%.

 

Smog. Lamentano aria inquinata quasi 4 famiglie su 10 sul territorio nazionale. Nel 2013 il 36,7% delle famiglie italiane segnala problemi relativi all’inquinamento dell’aria nella zona di residenza e il 18,7% lamenta la presenza di odori sgradevoli. Sul territorio, il Nord-ovest si caratterizza per percentuali più elevate di famiglie che segnalano entrambi i problemi. Male Lombardia con 50,1%, Lazio al 43,6% e Puglia al 41,9%. Per il problema dell’inquinamento dell’aria, aggiunge l’Istat, cresce la percentuale di famiglie che lo segnalano nel Lazio. Nel Nord-est la quota scende al 33%; in Veneto raggiunge il 36,5%, mentre la quota più bassa si osserva in Trentino-Alto Adige (24,7%). Al sud la situazione peggiore è quella della Puglia, dove il 41,9% delle famiglie segnala il problema; segue la Campania (40,1%) e la Sicilia (35,1%).

 

Spesa delle Regioni. La spesa pro capite delle Regioni per la tutela ambientale, nel 2011, è di 69 euro, in diminuzione rispetto al 2010. A livello territoriale, la spesa è largamente superiore alla media nazionale nel Mezzogiorno (circa 111 euro), mentre risulta molto inferiore nel Nord-ovest (33,8 euro per abitante).

 

Rifiuti. Nel 2011 sono stati raccolti 528,1 kg di rifiuti urbani per abitante, 8,9 kg in meno rispetto allo scorso anno. A livello territoriale, le maggiori quantità di rifiuti urbani si raccolgono nelle regioni del Centro. Con oltre 220 kg pro capite di rifiuti urbani smaltiti in discarica, l’Italia si colloca molto al di sopra della media europea. Nonostante il trend costantemente decrescente, viene smaltito nelle discariche ancora circa la meta’ (42,1%) del totale dei rifiuti urbani raccolti. Il 37,7% dei rifiuti urbani viene avviato a raccolta differenziata, (+2,5% rispetto al 2010) e, in questo, meglio di tutti fa il Nord-est detiene con il 55,3%.

 

Emissioni di CO2. Le emissioni di gas serra rispetto al 2010 si sono ridotte del 2,3 per cento nel 2011 (488,8 milioni di tonnellate di CO2) e si avvicina all’obiettivo di massima emissione fissato dal protocollo di Kyoto. Le regioni con emissioni pro capite più ridotte sono tutte localizzate al Sud, per effetto della minore industrializzazione.

 

Energia elettrica. ll consumo pro capite di energia elettrica risulta inferiore alla media europea e a quello degli altri grandi paesi. Nel 2012 sono stati pari a 5.082,9 kWh per abitante. Rispetto al 2011, il consumo complessivo aumenta nel settore dell’agricoltura e in quello terziario, mentre si riduce nell’industria e nel settore domestico. La produzione lorda di energia elettrica registra un valore pari a 50,3 GWh per diecimila abitanti, in lievissima flessione rispetto al 2011 (51,0%). Continua ad aumentare la quota del consumo interno lordo di energia elettrica coperta da fonti rinnovabili, che raggiunge circa il 27% (+3,1 % rispetto al 2011). A livello di distribuzione territoriale delle fonti rinnovabili, l’apporto idrico prevale nelle regioni montuose, la fonte eolica nel Mezzogiorno. È invece sostanzialmente uniforme sul territorio nazionale lo sviluppo della produzione elettrica da biomasse, mentre la Toscana è la sola regione a produrre energia geotermica.

 

Verde urbano. Nel 2012 il verde urbano copre in media il 2,8% del territorio (oltre 570 milioni di mq) dei comuni capoluogo. Tale quota corrisponde a una disponibilità di 31,4 mq per abitante, con un incremento della superficie complessiva, rispetto al 2011, di circa l’1%. Il 15,3% della superficie comunale è inclusa in aree naturali protette (valore stabile rispetto all’anno precedente).

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