
Le distese di sargasso nelle acque dell’Atlantico hanno raggiunto livelli record. Ma c’è anche chi si rimbocca le maniche per cercare soluzioni.
I partecipanti al contest devono produrre un video per la realtà virtuale con un’idea che aiuti a mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici.
La ricerca di soluzioni concrete ed innovative ai problemi causati dal riscaldamento globale, concepite dai giovani: questo è l’obiettivo della competizione internazionale di realtà virtuale #Uniting4Climate indetta da Connect4Climate, il programma della Banca Mondiale per la lotta ai cambiamenti climatici, nell’ambito della 74esima Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia.
È sullo sfondo della laguna veneta che Connect4Climate, che è stata anche l’organizzatrice della serie di eventi di #All4TheGreen in occasione del G7 Ambiente di Bologna, annuncia la sua nuova iniziativa. Fa parte della campagna #Uniting4Climate in preparazione alla Cop 23, la prossima conferenza sul clima che si tiene a Bonn, in Germania, nel mese di novembre, ed è rivolta a tutti coloro che desiderino mettere la propria creatività al servizio della salvaguardia ambientale. Si tratta di una competizione basata su una delle tecnologie più innovative degli ultimi anni: la realtà virtuale.
Chiunque intenda partecipare, infatti, deve sviluppare la propria idea per un video a 360 gradi che presenti, ad esempio, come supportare la protezione degli oceani o delle foreste, aiutare le popolazioni che si trovano ad affrontare siccità o inondazioni, oppure ridurre l’inquinamento, e presentarla in un video corredato da 400 parole che spieghino il progetto.
A giudicare le proposte dei candidati c’è anche Louie Psihoyos, il regista statunitense che nel 2010 ha vinto il premio Oscar per il documentario “The Cove”, nel quale viene seguita l’annuale caccia ai delfini che si tiene a Taiji, in Giappone. Psihoyos ha diretto anche “Racing Extinction”, testimonianza sull’estinzione delle specie animali.
Al suo fianco sono presenti leader politici tra cui Gian Luca Galletti, ministro italiano dell’Ambiente, e Inia Seruiratu, ministro dell’Agricoltura, dello Sviluppo rurale e marittimo e della Gestione dei disastri nazionali delle isole Fiji, Paese che ha la presidenza della Cop 23, oltre ad artisti e attivisti.
Non è la prima volta che Connect4Climate lancia un contest rivolto principalmente ai giovani: il concorso internazionale Film4Climate, ad esempio, è stata un’iniziativa simile presentata lo scorso anno che ha portato alla realizzazione di 860 video da parte di ragazzi e ragazze provenienti da 155 nazioni.
.@Connect4Climate just presented the #Uniting4Climate #VR Pitch Competition. Submissions are now OPEN: https://t.co/HfQhZWYqeM #cop23 pic.twitter.com/8mIVZmOTO2
— Connect4Climate (@Connect4Climate) 3 settembre 2017
Per quanto riguarda #Uniting4Climate, l’idea che verrà maggiormente apprezzata dalla giuria verrà trasformata in un video a 360 gradi dalla Vulcan Productions, la società di produzione che ha precedentemente collaborato con Connect4Climate alla proiezione di spettacolari immagini della natura sulla facciata e sulla cupola della basilica di San Pietro a Roma, che sono state viste da diversi miliardi di persone.
Connect4Climate da sempre si rivolge con particolare enfasi alle nuove generazioni, cercando di coinvolgerle in progetti stimolanti che possano dare spazio alla loro creatività e alla loro voglia di cambiamento. Sono proprio i più giovani, infatti, a dover affrontare un futuro carico di incertezze, ma sono anche gli unici in grado di renderlo migliore, grazie alle loro azioni e alle scelte che compiono.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Le distese di sargasso nelle acque dell’Atlantico hanno raggiunto livelli record. Ma c’è anche chi si rimbocca le maniche per cercare soluzioni.
È aumentato il numero di Comuni italiani sui cui territori sono presenti spiagge alle quali è stata riconosciuta la Bandiera blu.
Che fine fa il vetro, quando si rompe? Se lo trattiamo bene, è uno dei pochi materiali che non vedrà mai la discarica. Qui vi raccontiamo come e perché. Con l’aiuto di CoReVe.
Nasce il Parco nazionale del Matese, la 25esima area protetta italiana che ospita un’enorme biodiversità tra Campania e Molise.
Il 6 maggio l’Italia ha già consumato tutte le risorse naturali rinnovabili che le spettano per l’intero 2025: è l’Overshoot day del nostro paese.
Il rapporto annuale di Reporter senza frontiere sulla libertà di stampa indica per la prima volta una situazione globale “difficile”. Male l’Italia.
Combattimenti tra animali, caccia al trofeo e allevamento in gabbia: nessuno degli emendamenti che avrebbero contrastato queste pratiche è stato approvato dalla maggioranza di Governo in Parlamento.
Mentre l’Europa prende tempo per stringere i controlli contro il commercio illegale di legno, Albania, Bosnia e Macedonia del Nord provano a cogliere l’opportunità per fare passi avanti.
Un’immersione a oltre 5.000 metri di profondità ha svelato un fondale pieno di plastica e rifiuti: la Calypso deep, nel cuore del Mediterraneo, si conferma uno dei luoghi più inquinati degli abissi marini.