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In Myanmar è stato ritrovato un frammento di coda di dinosauro risalente a 99 milioni di anni fa con ciuffi di piume perfettamente conservati.
In un affollato e variopinto mercato di Myitkyina, capitale del Myanmar, tra bancarelle di cibo e artigianato, il paleontologo Lida Xing della China University of Geosciences di Pechino, ha acquistato un frammento d’ambra più piccolo di una pallina da golf. Quell’ambra era in realtà una porta spazio temporale che ci ha permesso di tornare indietro di milioni di anni, come mai fino ad ora era stato possibile. All’interno dell’ambra si celava infatti la coda di un dinosauro completa di ossa, tessuto molle e penne, risalente a 99 milioni di anni fa.
Le parole “dinosauro” e “ambra” fanno partire immediatamente nella nostra testa la musica di Jurassic Park. Anche se non saranno clonati dei dinosauri la scoperta è comunque eccezionale, è infatti la prima volta che viene trovata una coda di dinosauro piumato in condizioni così buone con le penne ben conservate. La notizia dell’incredibile ritrovamento, che consentirà ai paleontologi di comprendere più a fondo la composizione e le funzioni delle piume nei dinosauri, è stata descritta nello studio “A feathered dinosaur tail with primitive plumage trapped in mid-cretaceous amber”, condotto da Lida Xing e pubblicato sulla rivista Current Biology.
Il frammento di ambra risale alla metà del Cretacico e la coda al suo interno è lunga circa 3,5 centimetri ed è ricoperta di penne dotate di rachide e barbule. Per la prima volta si è riusciti a stabilire il colore di un dinosauro: le piume sono di colore castano chiaro, con il lato inferiore bianco. Dalle analisi più approfondite è emerso che l’appendice ritrovata è composta da otto vertebre provenienti “dalla parte centrale o finale di una coda lunga e sottile”, si legge nello studio.
È chiaramente difficile stabilire a quale animale appartenesse effettivamente la coda, ulteriori studi potrebbero far luce sulla vicenda. I ricercatori ritengono però che appartenesse a un giovane esemplare di dinosauro del gruppo dei celurosauri (Coelurosauria). L’analisi delle vertebre lascia supporre che fosse un teropode, sottordine di dinosauri saurischi. Secondo Andrea Cau, paleontologo dei vertebrati, specializzato in rettili mesozoici, origine degli uccelli e applicazione della sistematica filogenetica in paleontologia dell’Università di Bologna, il proprietario della coda potrebbe essere un dinosauro del gruppo dei maniraptora.
È ormai evidente che i dinosauri sono diversi da come ci sono stati raccontati durante la nostra infanzia e come sono stati rappresentati in film e libri, non erano lucertoloni lenti, glabri e pieni di squame, bensì erano ricoperti di piume, come gli uccelli. “Penso che l’antenato comune dei dinosauri avesse le penne – ha dichiarato Jakob Vinther, paleontologo dell’Università di Bristol, nel Regno Unito. – In effetti credo che tutti i dinosauri avessero qualche tipo di piuma o penna, proprio come tutti i mammiferi possiedono dei peli”. “L’idea che i dinosauri avessero le piume è relativamente nuova ed ha cominciato ad ottenere il consenso della comunità scientifica intorno al 1995”, ha spiegato Ryan McKellar, curatore del settore paleontologia del Royal Saskatchewan Museum in Canada.
Le penne del fossile trovato in Myanmar, con vertebre caudali articolate, hanno portato i ricercatori a escludere che potessero appartenere a un uccello preistorico, stabilendo dunque che fosse di un dinosauro. La struttura delle piume, più simili alle piume ornamentali degli uccelli che alle penne utilizzate per il volo, lascia supporre che il dinosauro doveva essere incapace di volare.
Il frammento di ambra con la coda di dinosauro proviene da una miniera della Birmania, nello Stato del Kachin. Quest’area geografica è famosa per l’impressionante numero di fossili animali e vegetali del Cretaceo rinvenuti incastonati nell’ambra. Questa straordinaria scoperta potrebbe dunque rappresentare solo il primo di una serie di eccezionali ritrovamenti in questi antichi giacimenti d’ambra, nei quali si potrebbero celare resti più completi di un giovane dinosauro.
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