
Le forze armate pesano globabilmente per il 5,5 per cento delle emissioni, e il riarmo Nato può provocare un disastro anche dal punto di vista ambientale.
Una densa nube di smog ricopre le strade di Nuova Delhi, rendendo l’aria irrespirabile. I livelli di polveri fini hanno raggiunto in diverse parti della città valori ben al di sopra di quelli ritenuti pericolosi per la salute, tanto da sforare in alcuni casi il limite che le strumentazioni possono leggere (999 µg/m3). L’inquinamento atmosferico
Una densa nube di smog ricopre le strade di Nuova Delhi, rendendo l’aria irrespirabile. I livelli di polveri fini hanno raggiunto in diverse parti della città valori ben al di sopra di quelli ritenuti pericolosi per la salute, tanto da sforare in alcuni casi il limite che le strumentazioni possono leggere (999 µg/m3).
L’inquinamento atmosferico sta colpendo la città indiana dalla scorsa settimana e a nulla sono valsi gli interventi delle autorità locali di bloccare i lavori edili e fermare i mezzi pesanti più inquinanti. Complici le basse temperature e la mancanza di eventi meteorologici come vento e pioggia, la nube tossica è peggiorata di giorno in giorno.
Le cause principali sarebbero da ricondurre all’altissimo numero di veicoli circolanti per le strade della città: sono almeno 10 milioni i veicoli registrati, senza contare motocicli e scooter. Inoltre la presenza delle centrali a carbone e degli incendi nei Paesi limitrofi, non fa altro che esacerbare il problema.
Delhi has become a gas chamber. Every year this happens during this part of year. We have to find a soln to crop burning in adjoining states
— Arvind Kejriwal (@ArvindKejriwal) 7 novembre 2017
Per questo le autorità locali hanno deciso di chiudere le 30mila scuole della città, almeno fino alla prossima settimana, mentre a causa della ridotta visibilità molti voli sono stati cancellati o dirottati su altri aeroporti e molte corse dei treni sospesi. L’Associazione dei medici indiani ha dichiarato la situazione come una chiara emergenza per la salute pubblica, tanto da chiedere di posticipare la mezza maratona in programma il prossimo 19 novembre.
I medici ovviamente stanno registrando un aumento esponenziale dei ricoveri e dei problemi respiratori legati ad un’aria che lo stesso governatore della città, Arvind Kejriwal, l’ha definita come una “camera a gas”. Secondo un gruppo di ricerca della Berkely University, i livelli registrati nella capitale indiana equivalgono a fumare più 40 sigarette al giorno.
Secondo l’ultimo rapporto sulla qualità dell’aria redatto dall’Agenzia europea dell’ambiente, sarebbero almeno 487.600 i decessi legati alle pessime qualità dell’aria in alcuni dei centri urbani europei. Al Pm2,5 sarebbero legate almeno 428mila vittime, mentre a causare 78mila morti contribuiscono il diossido di azoto e l’ozono. “I particolati fini continuano a provocare il decesso di più di 400mila europei ogni anno”, dichiarava l’Aee, mentre Hans Bruyninckx, direttore dell’agenzia aggiungeva che: “a livello sociale non possiamo accettare il costo dell’inquinamento atmosferico”.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Le forze armate pesano globabilmente per il 5,5 per cento delle emissioni, e il riarmo Nato può provocare un disastro anche dal punto di vista ambientale.
La campagna per il riconoscimento del reato di ecocidio arriva in Sardegna, dove è stata proposta una legge regionale.
Passi avanti per il Trattato sull’alto mare, stallo sulle estrazioni minerarie, tentativi di riprendere i negoziati sulla plastica: il bilancio della Conferenza Onu sugli oceani (Unoc3) che si è tenuta a Nizza dal 9 al 13 giugno.
Cosa è successo e cosa possiamo imparare dal crollo del ghiacciaio del Birch.
Le bozze del ddl allo studio del governo prefigurano maglie molto più larghe per le attività venatorie: 44 associazioni chiedono spiegazioni ai ministri.
Il 2 giugno si celebra la Giornata mondiale delle torbiere. Un’occasione per parlare di questi ecosistemi poco conosciuti e silenziosi, ma fondamentali per il clima, l’acqua, la biodiversità e la memoria del nostro Pianeta.
La stagione estiva è ancora lontana, ma dal Regno Unito alla Russia, dai Paesi Bassi alla Turchia, in buona parte d’Europa impera già la siccità.
In occasione della Giornata mondiale delle api il Wwf pubblica un rapporto che lancia l’allarme sulla situazione degli insetti impollinatori nel mondo.
Per la prima volta dall’inizio delle rilevazioni nel 2019, lo scorso anno la deforestazione è stata stabile o in calo in tutti e sei i biomi del Brasile.