In Somalia 2,3 milioni di persone senza acqua e cibo per la siccità

Una serie di stagioni piovose consecutive con scarse precipitazioni ha generato una grave emergenza umanitaria in Somalia.

Gran parte del territorio della Somalia è in preda a una grave ondata di siccità. A lanciare l’allarme è l’Ufficio di coordinamento degli affari umanitari delle Nazioni Unite (Ocha), secondo la quale il fenomeno estremo si sta abbattendo su 57 dei 74 distretti della nazione africana.

In Somalia si fugge più dalle catastrofi naturali che dai conflitti

Il risultato – prosegue l’organismo dell’Onu – è che “circa 2,3 milioni di persone” patiscono “gravi mancanze di acqua potabile e cibo”. Ormai la maggior parte dei pozzi è a secco e la situazione si sta aggravando rapidamente “in tutto il Corno d’Africa”. A causare il problema una serie di stagioni piovose deludenti e consecutive: una situazione che secondo numerosi esperti non può che essere legata anche ai cambiamenti climatici in atto.

Siccità in Somalia
La siccità in Somalia sta comportando anche la mancanza di terre utili per far pascolare il bestiame © Oli Scarff/Getty Images

Ad oggi, precisa l’Ocha, ben 100mila persone sono già state costrette ad abbandonare le loro case e fuggire alla ricerca dei mezzi di sussistenza alimentare, così come di aree ancora buone per far pascolare il bestiame. D’altra parte, negli ultimi anni le catastrofi naturali sono state la prima causa di migrazioni per la popolazione della Somalia. Più anche dei numerosi conflitti che hanno colpito la zona: dalle violenze di bande armate all’instabilità politica. La nazione africana, in questo senso, è uno dei paesi più vulnerabili di fronte agli impatti del riscaldamento globale.

“Presenti tutti i fattori per un ulteriore deterioramento della situazione”

Secondo Adam Abdelmoula, coordinatore umanitario delle Nazioni Unite in Somalia, “sono presenti tutte i fattori” per un deterioramento ulteriore e rapido della situazione. “Le persone colpite – ha aggiunto – sono già state provate da decenni di conflitti, di shock climatici ed epidemie”.

Khadija Diriye, ministro somalo per gli Affari umanitari e la gestione delle catastrofi, ha aggiunto che “le famiglie perdono i loro mezzi di sussistenza vitali e rischiano di morire di fame nei prossimi mesi”. Il membro del governo di Mogadiscio ha sottolineato come il problema sia “particolarmente inquietante per i bambini, le donne, le persone anziane e i diversamente abili”.

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