Grande successo della campagna europea #StopGlifosato per vietare l’erbicida. Approvate oltre un milione di firme raccolte in 22 paesi (ne erano necessari solo 7). Ora la palla passa alla Commissione europea.
Glifosato. Ci si impegna abbastanza per vietarlo?
Il 6 giugno comincia un nuovo round del Comitato permanente per le piante, gli animali, gli alimenti e i mangimi (Plants, animals, food and feed committee, Paff) che fa capo all’Unione europea per decidere sul rinnovo dell’autorizzazione a usare il glifosato, in scadenza il 30 giugno. Nei mesi scorsi, LifeGate ha tenuto una posizione critica,
Il 6 giugno comincia un nuovo round del Comitato permanente per le piante, gli animali, gli alimenti e i mangimi (Plants, animals, food and feed committee, Paff) che fa capo all’Unione europea per decidere sul rinnovo dell’autorizzazione a usare il glifosato, in scadenza il 30 giugno. Nei mesi scorsi, LifeGate ha tenuto una posizione critica, entrando anche nella coalizione StopGlifosato per cercare di far luce sugli effetti su ambiente e salute di un erbicida diventato negli anni il più diffuso al mondo. Un prodotto che, come descritto dal giornalista Michele Serra nella sua Amaca apparsa sul quotidiano La Repubblica il 17 maggio, “viene usato in simbiosi con sementi ogm progettate per resistergli. Nel campo rimangono dunque in due: il glifosato e il suo unico superstite. Tutto il resto muore”. Anche per questo, conclude Serra, “ce n’è abbastanza per discuterne”. Cosa dovrebbe fare LifeGate su questo tema? Facci sapere votando al sondaggio.
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Il 7 marzo la Commissione europea dovrà decidere se autorizzare o meno l’utilizzo del glifosato, uno degli erbicidi più usati al mondo e sdoganato negli anni Settanta dalla multinazionale Monsanto. La bozza di documento attualmente al vaglio di Bruxelles sembra propendere verso un rinnovo dell’autorizzazione per altri quindici anni, secondo quanto riportato dal quotidiano britannico
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