Dal 2027 le norme europee renderanno obbligatorio il passaporto digitale per quasi tutte le batterie dei veicoli elettrici: più attenzione all’ambiente e ai diritti umani.
7 startup che rendono la mobilità sostenibile ancora più pratica, comoda e alla portata di tutti
Taxi a idrogeno, auto solari, carpooling tra colleghi, bici pieghevoli e non solo: vi presentiamo 7 startup che si occupano di mobilità sostenibile.
Il settore dei trasporti in Italia è direttamente responsabile del 25,2 per cento delle emissioni di gas a effetto serra e del 30,7 per cento delle emissioni di CO2, cui si aggiungono quelle dell’aviazione e del trasporto marittimo internazionali. Sul totale delle emissioni nazionali del comparto, il 92,6 per cento è attribuibile al trasporto stradale di passeggeri e merci. La decarbonizzazione è l’unica via per ridurre del 55 per cento le emissioni climalteranti entro il 2030 e azzerarle entro il 2050, come previsto dal pacchetto Fit for 55. Ma come possiamo limitare le emissioni e l’inquinamento dell’aria e, al contempo, garantire l’operatività dei mezzi di trasporto così essenziali per la nostra vita quotidiana? Nel mondo ci sono startup che si stanno dedicando alla mobilità sostenibile con ingegno, talento e dedizione. Ne abbiamo scelte sette.
Sette startup per la mobilità sostenibile
Hype
È il 2014 quando Mathieu Gardies inizia ad andare alla ricerca di un’alternativa zero emissioni ai taxi parigini, per ovviare all’urgente problema dell’inquinamento ambientale e acustico. In occasione della Cop21 del 2015 lancia Hype, con cinque taxi a idrogeno che possono alimentarsi nell’unica stazione esistente in città.
Oggi, con circa 700 vetture attive, Hype è la più grande flotta al mondo di taxi a idrogeno; oltre a tutti i vantaggi dei veicoli elettrici, come zero emissioni inquinanti, silenziosità e comfort, offre un’autonomia di oltre 500 chilometri e la possibilità di fare il pieno in un lasso di tempo che va dai 3 ai 5 minuti. Dal 2015 a oggi i taxi Hype hanno percorso circa 11.778.143 chilometri, trasportato 1.766.721 passeggeri, risparmiando l’emissione nell’atmosfera di 5,81 tonnellate di NOx; e questo alla stessa tariffa per il pubblico dei taxi parigini “standard”.
L’ambizioso obiettivo dell’azienda è quello di creare entro il 2024 una rete di 10mila mezzi di trasporto a zero emissioni, alimentati da circa venti stazioni di rifornimento nell’Île-de-France, per poi espandersi nelle maggiori capitali europee. Entro il 2025 la società prevede di operare con oltre 40mila taxi e 100 stazioni di rifornimento nel mondo.
Lightyear
Un’auto che funziona con la fonte di energia rinnovabile più pulita e diffusa al mondo: quella solare. Un’utopia? Non più: l’azienda olandese Lightyear ha infatti messo a punto un’auto elettrica alimentata grazie a pannelli solari installati sul tetto e sul cofano.
Le performance di Lightyear 0, questo il nome del primo modello prodotto, sono indubbiamente promettenti: in zone non troppo soleggiate come i Paesi Bassi, percorrendo in media circa 35 chilometri al giorno, sarebbe possibile guidare fino a due mesi senza ricarica. In paesi come Spagna o Italia si potrebbe arrivare fino a sette mesi. A seconda del clima, quest’auto può accumulare tra i 6mila e gli 11mila chilometri di autonomia annuali sfruttando soltanto i pannelli solari, pur essendo dotata di una presa di ricarica classica, come tutte le auto elettriche.
L’unico neo, almeno per ora, è il prezzo di circa 250mila euro. Ma Lex Hoefsloot, Ceo e co-fondatore della startup, sta già lavorando a Lightyear 2, una versione più facile da fabbricare in serie e quindi più economica. Dovrebbe essere pronta per il 2025 e venduta al prezzo (ben più contenuto e incentivante) di circa 30mila euro.
Jojob
Jojob real time carpooling è un servizio di carpooling pensato ad hoc per i lavoratori. Chi scarica l’app e si registra gratuitamente visualizza quali colleghi percorrono un tragitto compatibile con il suo: può quindi contattarli via chat e prenotare i passaggi in auto. Autista e passeggeri condividono i costi del carburante, del casello autostradale e del parcheggio, calcolati da un algoritmo che si basa sulle tabelle Aci. Togliendo parecchie auto dalla circolazione, il servizio comporta un risparmio di denaro ed emissioni di CO2 che viene comunicato in tempo reale. Le aziende possono personalizzare il sistema sulla base delle loro esigenze e arricchirlo con diverse funzionalità, come i premi per i car pooler più attivi.
Nel corso del 2019 (l’ultimo anno pre-pandemia) ogni auto ha trasportato in media 2,38 passeggeri per 29,7 chilometri a tratta. Il che equivale a oltre 4 milioni di chilometri percorsi, 5.892.000 chilometri risparmiati, 200mila auto di pendolari tolte dalla strada nel tragitto casa-lavoro e 756 tonnellate di CO2 in meno emesse, con un risparmio economico di circa 1.200.000 euro. Per tutti questi motivi la società Benefit e B Corp Bringme Srl, che nel 2011 ha sviluppato Jojob, ha recentemente vinto la Tim challenge for circular economy, lanciata da Tim e Tim Wcap in collaborazione con LifeGate Way.
GaiaGo
Guadagnare crediti da spendere in mobilità sostenibile ogni volta che si mangia all’osteria sotto casa, si compra il pane dal forno all’angolo o si prende un caffè al bar. Oggi è possibile grazie a GaiaGo, una urban tech mobility company nata nel 2017 dall’idea di Giorgio Meszely.
Quello promosso da GaiaGo, in pratica, è un marketplace locale che da un lato incentiva l’uso di auto, monopattini, bici e scooter in condivisione; dall’altro lato, sostiene i piccoli negozi di quartiere. La piattaforma si può personalizzare e integrare all’interno di progetti residenziali, aziende e hotel. L’intento è quello di consentire a tutti di spostarsi a basso costo attraverso i crediti, offrendo tante valide alternative all’auto di proprietà e riducendo quindi il traffico veicolare. Tutto questo, valorizzando il territorio.
Lakenergy
Sostenibilità, condivisione, turismo esperienziale. Sono queste le parole chiave su cui si basa il concept di Lakenergy, startup di sharing che coniuga mobilità sostenibile e turismo. Lakenergy vede il suo contesto storico e ambientale ideale nei laghi del nord Italia, caratterizzati da un forte interesse per un turismo di prossimità ed ecosostenibile, ma sta stringendo sinergie professionali anche con infrastrutture turistiche e strutture ricettive al centro della Penisola.
Finalista all’Unicredit start lab 2021 nella categoria Clean tech, l’azienda vanta una flotta di proprietà composta da cinque mezzi. Chi ama il contatto con l’acqua può scegliere tra un e-boat, simile alla barca a vela ma 100 per cento elettrico, un e-foil, un surf elettrico per volare sull’acqua anche in assenza di vento o onde, e un e-sup, ovvero uno stand-up paddle elettrico. L’impatto è nullo in termini di inquinamento, emissioni acustiche e anche gassose; senza contare che l’elettricità costa molto meno della benzina.
Per chi invece preferisce esplorare la costa godendosi il paesaggio in tutta spensieratezza, Lakenergy mette a disposizione due bici a pedalata assistita: la e-bike light è consigliata sulle strade asfaltate, mentre la e-bike all road è adatta ai più avventurosi. Oltre a mettere a disposizione i mezzi, l’app propone percorsi turistici, come il tour alla scoperta delle ville e dei palazzi di Verbania in e-bike light, o esperienze su misura, come le lezioni di e-sup o e-foil.
Ossby
Piccole e comode, le biciclette pieghevoli sposano perfettamente il concetto di mobilità sostenibile: basta un gesto per metterle nel bagagliaio dell’auto o portarle con sé a bordo di una metropolitana. Tra le aziende produttrici affacciatesi sul mercato negli ultimi anni c’è Ossby, fondata a Madrid nel 2011 da Caricia Mondragon e dal marito. Progettazione e produzione sono in Spagna; per garantire la massima sicurezza e performance in contesti urbani, ogni bici viene saldata, verniciata e assemblata seguendo un rigido protocollo di qualità, curando tutti i dettagli e testandola prima della consegna.
Questa bici pieghevole si distingue per la rapidità di chiusura e apertura: con un click si alza il telaio in modo che le due ruote si avvicinino, la si “impacchetta” e la si trasporta comodamente ovunque. Quando giunge il momento di rimettersi in sella, per riaprirla basta un gesto. Tra le referenze al momento sul mercato sono sorprendenti Ossby curve eco, colorata, accattivante e confortevole con un peso che non arriva ai 10 kg, e Ossby curve eletcric che, con i suoi 15 kg, si classifica tra le bici elettriche più leggere in commercio.
ZeroAvia
Le emissioni del trasporto aereo sono più che raddoppiate dal 1990 a oggi e sono determinate per l’81 per cento dai voli passeggeri. Per rendere più sostenibile l’aviazione bisogna muoversi su più fronti. È ciò che sta facendo ZeroAvia, azienda britannica produttrice di aeromobili elettrici a idrogeno fondata nel 2017 da Valery Miftakhov, che attualmente ricopre il ruolo di Ceo.
In un prossimo (roseo) futuro, la tecnologia di propulsione alimentata a idrogeno potrebbe arrivare a sostituire i motori convenzionali negli aerei civili, con zero emissioni e una forte diminuzione dell’inquinamento acustico. Per ora ZeroAvia sta lavorando per ottenere una serie di certificazioni: dopo il successo dei test sugli aerei a 19 posti, con un’autonomia di circa 300 miglia, entro qualche anno dovrebbe essere pronta per equipaggiare aerei di linea con un massimo di 80 posti e un’autonomia di circa 700 miglia.
Quest’anno ZeroAvia si è aggiudicata il prestigioso titolo di Bloomberg Nef Pioneer, programma che identifica ogni anno un gruppo di tecnologie o innovazioni rivoluzionarie con il potenziale per accelerare la decarbonizzazione globale.
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