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Grazie alla realizzazione di nuove incubatrici in grado di determinare il sesso degli uccelli prima della nascita verranno risparmiati milioni di pulcini ogni anno.
Dal 2020 negli Stati Uniti la produzione di uova diventerà meno disumana. La United Egg Producers, associazione che riunisce la maggior parte dei produttori di uova statunitensi, ha annunciato che tra quattro anni non sarà più necessario uccidere i pulcini maschi. Attualmente infatti appena nati i pulcini destinati all’industria delle uova (negli ultimi cinquanta anni sono stati creati due generi di pollame, polli da carne e galline ovaiole, con differenti genomi, progettati per diversi utilizzi) vengono sottoposti alla determinazione del sesso, le femmine, future galline ovaiole, vengono salvate, mentre i maschi, privi di valore commerciale, vengono scartati e uccisi. Ci si sbarazza dei pulcini in maniere differenti, la maggior parte viene risucchiata da una serie di condutture per finire su una piastra elettrificata, alcuni sono gettati in contenitori di plastica dove muoiono soffocati, mentre gli altri vengono gettati vivi in macchinari ad alta velocità e, se tutto va come previsto, uccisi istantaneamente da una sorta di enorme tritacarne.
Non sarà più necessario uccidere milioni di pulcini maschi perché sono state sviluppate nuove incubatrici che consentono di determinare il sesso degli embrioni prima che si formino i pulcini, in modo da effettuare la divisione di genere nella fase embrionale, eliminando i pulcini non produttivi prima che nascano. Soltanto le uova che contengono femmine saranno lasciate sviluppare.
L’abbandono della pratica dell’eliminazione selettiva dei pulcini è stata possibile anche grazie alla lotta portata avanti dall’associazione per i diritti degli animali The Humane League. La ong è stata infatti decisiva facendo pressione sui grandi acquirenti e chiedendo loro di richiedere ai loro fornitori standard di produzione più elevati e rispettosi dei diritti degli animali.
Oltre che per i pulcini questo cambiamento è una buona notizia anche per le galline ovaiole. Le uova contenenti embrioni di sesso maschile non verranno gettate ma potranno essere usate per la produzione di cibo per animali e per test di vaccini, con una conseguente riduzione della domanda totale, a beneficio delle galline.
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