Con un accordo unico nel suo genere, raggiunto fuori dalle aule dei tribunali, il Canada riconosce agli aborigeni la sovranità delle isole Haida Gwaii.
Unilever si impegna a fermare lo sterminio di pulcini maschi
Ogni anno milioni di pulcini maschi vengono uccisi perché inutili per l’industria alimentare. Unilever prova ad alleviarne le sofferenze.
La produzione industriale di uova cela pratiche cruente che spesso i consumatori ignorano. Oltre alle orribili condizioni in cui sono costrette a vivere le galline ovaiole ci sono altre vittime. In questo tipo di produzione gli animali sono trattati alla stregua di una merce, quella non remunerativa viene pertanto distrutta, è il caso dei pulcini maschi. Essendo per l’appunto maschi non sono utili per la produzione di uova e non servono nemmeno per l’allevamento di polli destinati alla produzione di carne. Vengono pertanto scartati dalle femmine e uccisi.
«I pulcini vengono gettati in macchinari ad alta velocità e, se tutto va come previsto, uccisi istantaneamente – ha spiegato Janice Neitzel di Sustainable Solutions Group – ma non è abbastanza. I consumatori spesso non sono al corrente di questa pratica. Grazie ai social network, però, è solo una questione di tempo». Unilever, multinazionale proprietaria di molti dei più famosi i marchi nel campo dell’alimentazione, bevande, prodotti per l’igiene e per la casa, si è impegnata a trovare una soluzione e ad interrompere l’uccisione cruenta di pulcini maschi.
Il colosso anglo-olandese finanzierà la ricerca per creare incubatrici che consentano di determinare il sesso degli embrioni prima che si formino i pulcini, in modo da effettuare la divisione di genere nella fase embrionale, eliminando i pulcini non produttivi prima che nascano. Secondo Unilever l’introduzione di sistemi di identificazione degli embrioni potrebbe evitare a milioni di pulcini maschi di venire gettati nel tritacarne vivi.
Il progetto rientra nei nuovi obiettivi di sostenibilità intrapresi dalla terza più grande azienda di beni di consumo del mondo, volti all’utilizzo di materie prime agricole completamente sostenibili entro il 2020. «Stiamo organizzando incontri con esperti di benessere degli animali, le organizzazioni produttrici di uova, i fornitori e altre parti interessate – si legge in un comunicato stampa di Unilever – per sviluppare un dialogo e per affrontare questo problema valutando opzioni alternative». L’iniziativa conferma la nuova direzione intrapresa da Unilever che aveva in precedenza deciso di vietare l’impiego di uova di galline allevate in batteria per la produzione di generi alimentari.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Sabato 20 aprile Torino ha celebrato la Giornata della Terra. A raccontare l’evento sono gli studenti di NextJournalist, il progetto LifeGate rivolto ai giornalisti del futuro.
La centrale termoelettrica di Monfalcone sarà smantellata. Ma Legambiente critica il progetto di riconversione: “È in linea con la tradizione fossile”.
L’amministrazione americana sceglie di proteggere l’Alaska dall’espansione dell’industria petrolifera e mineraria.
Fare pressione sui governi affinché si arrivi ad una diminuzione del 60 per cento entro il 2040 è l’imperativo della Giornata della Terra, giunta oggi alla 54esima edizione.
L’uso dei sottoprodotti dell’agricoltura nei mangimi animali può permettere un risparmio ecologico e una via diversa per l’ecosostenibilità ambientale.
Torna il 19 e 20 aprile lo sciopero globale per il clima, che in Italia vede coinvolte 25 città. Giovani in piazza anche per Gaza.
I lavori del ponte sullo stretto di Messina dovrebbero iniziare a dicembre 2024 e concludersi nel 2032. Ma i cittadini si ribellano.
L’Agenzia per la protezione dell’ambiente ha imposto di rimuovere quasi del tutto alcuni Pfas dall’acqua potabile negli Stati Uniti.