Da New York al Tennessee, gli Stati Uniti fanno i conti con tempeste e alluvioni

La tempesta tropicale Henri, l’uragano Grace e le alluvioni in Tennessee hanno causato decine di vittime e danneggiato centinaia di abitazioni.

Alla fine di un’estate già segnata dalla pandemia di nuovo coronavirus e da una crisi internazionale come poche altre, gli Stati Uniti cercano di arginare i danni causati da una natura sempre più anomala. Dalla tempesta tropicale Henri, che ha colpito la costa est dal Maine al New Jersey, alle alluvioni in Tennessee fino all’uragano Grace, che nel vicino Messico ha già causato otto vittime, nelle ultime settimane il paese si è trovato ad affrontare una serie di fenomeni meteorologici estremi e difficili da controllare.

Tempesta
Una ragazza a New York si ripara dalla tempesta tropicale Henri © Dee Delgado/Getty Images

Henri, la tempesta tropicale

Il primo evento a preoccupare cittadini e autorità statunitensi è stato Henri, inizialmente definito come uragano ma poi ridimensionato a “tempesta tropicale”.

Henri ha avuto origine a metà agosto nell’area delle Bermuda, nel mezzo dell’oceano Pacifico, e si è poi spostato piuttosto rapidamente verso nord, raggiungendo la costa est degli Stati Uniti nel weekend tra il 22 e il 23 agosto. Da lì la tempesta si è abbattuta sulla regione del New England, lasciando 140mila abitazioni senza corrente elettrica e creando non pochi disagi in località turistiche gremite di visitatori. Nella città di Helmetta, in New Jersey, circa 200 residenti sono stati costretti a cercare rifugio in hotel o a casa di amici e parenti dopo che le loro abitazioni sono state completamente allagate.

Henri ha raggiunto la città di New York sabato pomeriggio, costringendo le autorità locali a interrompere improvvisamente, verso le 19:30, il grande concerto organizzato a Central Park per celebrare il “ritorno della Grande Mela” dopo lo stop forzato causato dalla pandemia di Covid-19. Le esibizioni di star come Bruce Springsteen, Paul Simon e Patti Smith sono state annullate, per fare spazio a piogge intense proseguite fino a notte fonda.

La tempesta si è poi spostata verso il Connecticut e il Massachusetts, e prima di allontanarsi dagli Stati Uniti ha toccato anche il Vermont, il New Hampshire e il Maine.

Tempesta Henri
La tempesta tropicale Henri si abbatte su Montauk, nello stato di New York © Stephanie Keith/Getty Images

22 morti per le alluvioni in Tennessee

Il fine settimana è stato disastroso anche in Tennessee, nel sud-est degli Stati Uniti, dove forti alluvioni hanno causato almeno 22 vittime – tra cui anche due gemelli di sette mesi – e decine di dispersi.

I danni peggiori sono stati registrati nella contea di Humphreys, circa un’ora a ovest della capitale Nashville, dove sabato 21 agosto sono caduti più di 40 centimetri di pioggia. Le precipitazioni hanno iniziato a diminuire nella giornata di domenica, lasciando la contea e le aree circostanti in condizioni disastrate: abitazioni private, uffici e negozi sono stati completamente allagati e diverse auto sono state distrutte. Le linee telefoniche hanno smesso di funzionare e molte strade sono state danneggiate, complicando le operazioni di soccorso.

Tempeste in Tennessee
Abitazioni distrutte dalle forti piogge a Waverly, in Tennessee © Brett Carlsen/Getty Images

Il governatore del Tennessee Bill Lee, repubblicano, ha visitato le aree più colpite dal maltempo, mentre il presidente Joe Biden ha dichiarato lo stato di “grave catastrofe” (major disaster) nello stato e ha quindi ordinato l’invio di fondi federali per aiutare i residenti della contea di Humphreys.

Dopo Haiti, l’uragano Grace colpisce il Messico

Un fine settimana senza pace anche per il Messico, dove tra giovedì e domenica l’uragano Grace ha colpito l’area dello Yucatan, popolare meta turistica soprattutto in questo periodo dell’anno, per poi spostarsi verso l’entroterra. Il governatore dello stato di Veracruz ha affermato che le piogge intense e i forti venti hanno causato almeno otto vittime, senza fornire ulteriori dettagli.

Si tratta dello stesso uragano che solo pochi giorni prima si era abbattuto su Haiti, complicando le operazioni di soccorso attivate per far fronte al terremoto di magnitudo 7,2 che il 14 agosto aveva fatto tremare l’isola causando più di duemila vittime.

Secondo gli esperti, a causa dei cambiamenti climatici gli uragani e le tempeste tropicali diventeranno fenomeni sempre più forti e sempre più frequenti. “È probabile che il riscaldamento globale dato dall’effetto serra incrementi l’intensità massima dei venti raggiungibile con i cicloni”, ha dichiarato alla Cnn Jim Kossin, senior scientist per l’organizzazione Climate service che si occupa di analisi dei dati per la modellazione del rischio meteorologico. Inoltre, a destare preoccupazione c’è anche il fatto che gli uragani tendono a muoversi sempre più lentamente, restando quindi fermi più a lungo su una singola area che, inevitabilmente, riporterà maggiori danni.

La tempesta tropicale Henri, le alluvioni in Tennessee e l’uragano Grace hanno danneggiato centinaia di abitazioni e causato decine di vittime. Le piogge sono finite, ma ci vorrà tempo per riparare i danni.

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