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Come i cambiamenti climatici stanno trasformando lo sport, ma soprattutto il destino olimpico di molte atlete e atleti solo per la loro provenienza geografica.
Bonfils Ngabonziza è uno dei giovani artisti contemporanei con più talento del Ruanda. Dopo aver finito gli studi ha capito che la sua vera passione era l’arte e ha quindi deciso di autoformarsi per diventare prima pittore, poi pittore murale. Ispirato da donne e bambine, usa l’arte per ritrarre le sue emozioni più profonde, diffondendo
Bonfils Ngabonziza è uno dei giovani artisti contemporanei con più talento del Ruanda. Dopo aver finito gli studi ha capito che la sua vera passione era l’arte e ha quindi deciso di autoformarsi per diventare prima pittore, poi pittore murale. Ispirato da donne e bambine, usa l’arte per ritrarre le sue emozioni più profonde, diffondendo messaggi di pace, amore e che diano ispirazione. I suoi dipinti e murales si incentrano perlopiù su temi sociali e hanno come obiettivo i diritti umani per tutti.
Ngabonziza spiega con molto entusiasmo che diventare famoso non era affatto l’obiettivo della sua vita, ma quello che davvero voleva, e vuole, è usare l’arte come mezzo per un cambiamento positivo, riconoscendo il suo impatto duraturo sulla società.
Kurema, Kureba, Kwiga (creare, vedere, imparare) è un’impresa sociale di arte pubblica a Kigali. Dopo aver incontrato Judith Kaine, fondatrice e direttrice, Ngabonziza e i suoi compagni artisti di Ivuka Arts, primo centro d’arte per la comunità in Ruanda, hanno deciso di lavorare con Kurema nel 2014 per creare una serie di murales che parlino del pregiudizio su Hiv e Aids.
Sebbene il Ruanda abbia avuto un enorme successo nella lotta contro Hiv e Aids – le stime del 2013 infatti mostrano che la diffusione tra le persone dai 15 ai 49 anni è solo del 2,9 per cento – i pregiudizi perdurano. La collaborazione tra gli artisti di Kurema e Ivuka rinforza il lavoro già intrapreso dal governo del Ruanda contro il virus Hiv.
I murales sono stati dipinti nei quartieri più vivi di Kigali, con l’idea che la street art che trasmette messaggi forti sulla salute pubblica aiuti a diffondere informazioni importanti in maniera innovativa, dando vivacità al paesaggio urbano.
Ngabonziza spiega perché ha sentito il bisogno di partecipare al progetto:
“Questi murales provocatori fanno pensare, e dicono a tutti i ruandesi, specialmente a chi non ha avuto accesso all’istruzione, di combattere la stigmatizzazione.
Alcuni ruandesi non sanno molto sull’arte, ma guardando i murales possono identificarsi in ciò che è raffigurato e quindi possono imparare”.
I murales sono infatti dipinti con uno stile realistico, in modo che tutti possano comprenderne il messaggio. L’artista spiega anche i suoi progetti per il futuro:
“Farò una serie di murales per promuovere la riconciliazione”.
Indipendentemente dal background etnico, dal livello di istruzione e dallo status sociale Ngabonziza vuole che tutti i ruandesi capiscano i concetti fondamentali di pace, unità, amore e vita.
“È per questo che ho chiamato il mio progetto PULL (Peace, Unity, Love, Life). Sogno che un giorno, in tutto il mondo, canteremo ‘Pace, Unità, Amore e Vita’”.
I suoi dipinti sono disponibili presso la Ivuka Arts Kigali. Per chiunque voglia saperne di più sulla scena artistica contemporanea in Ruanda Vayando, piattaforma di viaggio che inserisce i microimprenditori nelle mappe turistiche, mette in contatto gli artisti di Ivuka con i viaggatori più curiosi.
Bonfils Ngabonziza è uno dei numerosi talenti dall’Africa. Si possono condividere queste e altre storie sull’eccellenza africana con l’hashtag #TheAfricaTheMediaNeverShowsYou, piattaforma che aiuta a dare al continente un’immagine più positiva e brillante.
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