Sversamento di petrolio in Colombia, migliaia gli animali morti

Disastro ambientale a Santander in Colombia, dove uno sversamento di petrolio ha causato migliaia di vittime tra la fauna locale. È l’incidente più grave degli ultimi anni.

È una lunga chiazza di petrolio, quella che scorre lungo il fiume Magdalena, uno dei maggiori corsi d’acqua della Colombia. Lo sversamento sarebbe da imputare all’esplosione di un pozzo petrolifero avvenuta lo scorso 12 marzo e gestito dalla compagnia petrolifera Ecopetrol. Non è chiara la quantità fuoriuscita e riversatasi nel fiume: secondo la compagnia sarebbero qualche centinaio di barili (550), mentre per i gruppi attivi nella zona si tratterebbe di 24mila barili. Il dato di fatto è che la marea nera, scorrendo lungo il corso d’acqua nella regione di Santander, avrebbe già ucciso 2.400 tra anfibi, rettili, uccelli e mammiferi.

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La chiazza di petrolio ripresa dall’alto dalle telecamere di El Tiempo.

Non solo, sarebbero centinaia le persone rimaste senza cibo né acqua, perché essenzialmente legate alle risorse fornite dal fiume Magdalena. La popolazione del luogo inoltre lamenta mal di testa, nausea e altri sintomi di malessere. “È qualcosa che non è mai accaduto”, ha detto Julio Carrizosa a France24. “È una dimostrazione di ciò che può succedere quando si estrae petrolio in luoghi vulnerabili, in luoghi dove le persone vivono ancora della natura”.

Sversamento di petrolio, 2.400 animali uccisi. Migliaia gli alberi danneggiati

Claudia Gonzalez della National authority of environmental licensing (Anla) afferma che 70 famiglie sono state curate per complicazioni mediche a causa della fuoriuscita di petrolio, mentre sarebbero circa 1.200 gli animali della foresta tropicale salvati, secondo quanto riferisce la Ecopetrol. Il ministro dell’Ambiente Luis G. Murillo ha inoltre scritto su Twitter che: “Anla procederà ad imporre sanzioni forti ed esemplari alla Ecopetrol per non aver aggiornato la popolazione sui piani di emergenza”.

Cosa sta fecendo l’Ecopetrol per arginare lo sversamento

In una nota rilasciata il 2 aprile, la compagnia petrolifera informa di aver installato un’unità in grado di chiudere e sigillare definitivamente il pozzo, affermando che dal 30 marzo non ci sono più perdite. Ecopetrol inoltre spiega che sta lavorando per contenere il petrolio, attraverso dighe e altre opere civili, e riuscire in questo modo a raccoglierlo.

Nel frattempo Reuters fa sapere che l’ufficio del procuratore generale della Colombia ha avviato un’indagine per determinare se i funzionari della compagnia petrolifera statale Ecopetrol possano  essere ritenuti responsabili dello sversamento e come di dovrà procedere legalmente nei loro confronti.

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