Sabato 20 aprile Torino ha celebrato la Giornata della Terra. A raccontare l’evento sono gli studenti di NextJournalist, il progetto LifeGate rivolto ai giornalisti del futuro.
Sversamento di petrolio in Colombia, migliaia gli animali morti
Disastro ambientale a Santander in Colombia, dove uno sversamento di petrolio ha causato migliaia di vittime tra la fauna locale. È l’incidente più grave degli ultimi anni.
È una lunga chiazza di petrolio, quella che scorre lungo il fiume Magdalena, uno dei maggiori corsi d’acqua della Colombia. Lo sversamento sarebbe da imputare all’esplosione di un pozzo petrolifero avvenuta lo scorso 12 marzo e gestito dalla compagnia petrolifera Ecopetrol. Non è chiara la quantità fuoriuscita e riversatasi nel fiume: secondo la compagnia sarebbero qualche centinaio di barili (550), mentre per i gruppi attivi nella zona si tratterebbe di 24mila barili. Il dato di fatto è che la marea nera, scorrendo lungo il corso d’acqua nella regione di Santander, avrebbe già ucciso 2.400 tra anfibi, rettili, uccelli e mammiferi.
Non solo, sarebbero centinaia le persone rimaste senza cibo né acqua, perché essenzialmente legate alle risorse fornite dal fiume Magdalena. La popolazione del luogo inoltre lamenta mal di testa, nausea e altri sintomi di malessere. “È qualcosa che non è mai accaduto”, ha detto Julio Carrizosa a France24. “È una dimostrazione di ciò che può succedere quando si estrae petrolio in luoghi vulnerabili, in luoghi dove le persone vivono ancora della natura”.
#Atención | Cada dos horas realizamos monitoreos ambientales: toma de muestra en las fuentes hídricas (quebrada La Lizama, caño La Muerte, río Sogamoso y río Magdalena) para análisis fisicoquímicos en cuerpos de agua y sedimentos. #DetenganDerrameLisama158 pic.twitter.com/mZ1C6WHGFj
— Ecopetrol (@ECOPETROL_SA) 22 marzo 2018
Sversamento di petrolio, 2.400 animali uccisi. Migliaia gli alberi danneggiati
Claudia Gonzalez della National authority of environmental licensing (Anla) afferma che 70 famiglie sono state curate per complicazioni mediche a causa della fuoriuscita di petrolio, mentre sarebbero circa 1.200 gli animali della foresta tropicale salvati, secondo quanto riferisce la Ecopetrol. Il ministro dell’Ambiente Luis G. Murillo ha inoltre scritto su Twitter che: “Anla procederà ad imporre sanzioni forti ed esemplari alla Ecopetrol per non aver aggiornato la popolazione sui piani di emergenza”.
Si en algún momento @ECOPETROL_SA ocultó información que pudiera evitar este desastre se sancionará. La compañía petrolera tiene que compensar a afectados y empezar inmediatamente restauración de los ecosistemas. Esperamos presencia presidentes de la empresa y la @ANHColombia pic.twitter.com/fwD8D99ZwV
— Luis G. Murillo (@LuisGMurillo) 26 marzo 2018
Cosa sta fecendo l’Ecopetrol per arginare lo sversamento
In una nota rilasciata il 2 aprile, la compagnia petrolifera informa di aver installato un’unità in grado di chiudere e sigillare definitivamente il pozzo, affermando che dal 30 marzo non ci sono più perdite. Ecopetrol inoltre spiega che sta lavorando per contenere il petrolio, attraverso dighe e altre opere civili, e riuscire in questo modo a raccoglierlo.
Nel frattempo Reuters fa sapere che l’ufficio del procuratore generale della Colombia ha avviato un’indagine per determinare se i funzionari della compagnia petrolifera statale Ecopetrol possano essere ritenuti responsabili dello sversamento e come di dovrà procedere legalmente nei loro confronti.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
La centrale termoelettrica di Monfalcone sarà smantellata. Ma Legambiente critica il progetto di riconversione: “È in linea con la tradizione fossile”.
L’amministrazione americana sceglie di proteggere l’Alaska dall’espansione dell’industria petrolifera e mineraria.
Fare pressione sui governi affinché si arrivi ad una diminuzione del 60 per cento entro il 2040 è l’imperativo della Giornata della Terra, giunta oggi alla 54esima edizione.
L’uso dei sottoprodotti dell’agricoltura nei mangimi animali può permettere un risparmio ecologico e una via diversa per l’ecosostenibilità ambientale.
Torna il 19 e 20 aprile lo sciopero globale per il clima, che in Italia vede coinvolte 25 città. Giovani in piazza anche per Gaza.
I lavori del ponte sullo stretto di Messina dovrebbero iniziare a dicembre 2024 e concludersi nel 2032. Ma i cittadini si ribellano.
L’Agenzia per la protezione dell’ambiente ha imposto di rimuovere quasi del tutto alcuni Pfas dall’acqua potabile negli Stati Uniti.
La Corte europea per i diritti dell’uomo dà ragione alle Anziane per il clima: l’inazione climatica della Svizzera viola i loro diritti umani.