
Quante imprese hanno i mezzi per far fronte a un danno all’ambiente? A dare una risposta è la rilevazione di Pool Ambiente su dati Ania.
Lo sviluppo sostenibile è un percorso che prende in considerazione diversi aspetti sociali. In questo reportage in tre puntate se ne parla con cittadini, imprese e istituzioni.
Immaginate di avere davanti a voi tre opzioni. A sinistra c’è il progresso sociale. A centro la salvaguardia ambientale. A destra, lo sviluppo economico. Avete 60 euro in tasca e una sola puntata a disposizione. Andateci piano però. Sapete come funziona in questi casi: il banco vince sempre.
Chiedete pure a coloro che hanno partecipato alla conferenza sul clima di Parigi (Cop 21). Anche loro vi diranno la stessa cosa: non esiste una carta vincente, né una migliore delle altre.
È vero, ogni carta presa singolarmente ha dei punti positivi. Nessuno potrebbe parlar male dello sviluppo economico, del benessere sociale o della salvaguardia dell’ambiente, singolarmente. Il problema, però, è che ogni carta, se presa da sola e a discapito delle altre, ha anche dei forti limiti. È la storia a parlare: quando abbiamo scelto di puntare con forza sullo sviluppo economico, a rimetterci è stato l’ambiente; quando abbiamo puntato solo e soltanto sull’ambiente invece abbiamo finito col penalizzare il progresso sociale ed economico, e così via.
Se vogliamo guardare al futuro, dunque, dobbiamo prima di tutto uscire dalla logica del “carta vince, carta perde”, per provare a raggiungere una sintesi tra le tre forze in campo, ovvero: ambiente, economia e società. Questa, almeno, è l’indicazione che arriva direttamente dagli ultimi incontri internazionali. Nel corso del 2015 infatti, sia l’agenda per il 2030 degli Obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite che la conferenza sul clima di Parigi hanno individuato nella sostenibilità (un concetto che tiene conto dei risvolti economici, sociali e ambientali delle proprie azioni) la via privilegiata per dare un futuro migliore al mondo e alle prossime generazioni.
Inutile nascondersi: siamo di fronte ad un passaggio epocale della nostra storia. La sfida è aperta e chiama in causa i principali attori della società: cittadini, imprese e istituzioni.
Attraverso “sviluppo sostenibile”, il reportage in tre puntate disponibile su LifeGate, abbiamo deciso di osservare il mondo della sostenibilità proprio nella sua dimensione più ordinaria. Ci siamo chiesti: cosa vuol dire, in concreto, fare scelte sostenibili? La sostenibilità è solo uno dei punti programmatici delle organizzazioni internazionali o è una pratica che chiama in causa ciascuno di noi? Queste sono solo alcune delle domande che ci hanno spinto a realizzare la nostra indagine. Ecco quello che abbiamo scoperto.
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