Educazione e responsabilità alimentare. Così la Svizzera si presenta ad Expo
Quattro torri con i prodotti tipici della Svizzera, a disposizione di tutti. Ma anche progetti per la protezione della biodiversità e degli agricoltori.
Quattro torri con i prodotti tipici della Svizzera, a disposizione di tutti. Ma anche progetti per la protezione della biodiversità e degli agricoltori.
L’edizione del 2015 è dedicata alla food safety, ovvero al cibo sano, e vuole evidenziare le sfide e le opportunità connesse ad una corretta alimentazione.
Qualche consiglio per orientarsi nello sterminato panorama del pet-food e offrire una dieta equilibrata ai nostri amici a quattro zampe.
Il corretto smaltimento di rifiuti organici, alimentari è uno degli obiettivi più importanti per una comunità che si vuole definire sostenibile. Ma in natura esiste un piccolo essere vivente che è in grado di offrirci questo servizio a costo zero. È la mosca soldato (Stratiomyidae). L’entomologo Gianumberto Accinelli racconta la sua storia nell’articolo Il famelico
Nella Giornata nazionale contro lo spreco alimentare, l’Adoc pubblica una guida su come ridurre la quantità di cibo che dalla tavola finisce nella spazzatura.
In tutto il mondo si è ormai diffusa la pratica di scegliere un giorno a settimana in cui cucinare un menù esclusivamente a base di verdure, in Italia la Lega anti vivisezione (Lav) propone il progetto MercolediVeg. Cambiando regime alimentare per un giorno a settimana per un anno ogni italiano può salvare 12 milioni di
Gpl e metano come carburanti di transizione verso la mobilità sostenibile e come impulso alla green economy nel nostro Paese. E l’Italia potrebbe essere il faro d’Europa.
Gli escursionisti e gli amanti della natura, durante le loro “esplorazioni”, non devono dimenticare di riempire lo zaino di alimenti che forniscono resistenza, a base di amidi e zuccheri naturali.
Una campagna durata cinque anni e una stretta collaborazione con i rivenditori ha portato ad una riduzione del 21 per cento degli sprechi domestici. Nel Regno Unito si fa così.
6 anni di lavoro. 12 mesi di confronto tra centinaia di esperti. Oltre 50 organizzazioni e istituzioni lo hanno sostenuto. 8 gli articoli di cui è composto.