
Iran, la diplomazia festeggia la ritrovata normalità
Grazie alla diplomazia, la vita continua a scorrere tranquilla a Teheran. E ora l’Iran è pronto a unirsi nella lotta contro lo Stato Islamico.
Grazie alla diplomazia, la vita continua a scorrere tranquilla a Teheran. E ora l’Iran è pronto a unirsi nella lotta contro lo Stato Islamico.
Con la fine delle sanzioni, l’Iran rientra nella comunità internazionale. È il più importante ritorno in scena di uno Stato chiave dalla fine della guerra fredda.
Decine di condannati a morte sono stati uccisi in Arabia Saudita. Tra di loro anche lo sciita Nimr Baqer al-Nimr, che da anni si batteva contro il regime.
Per la prima volta dal 1979 una donna, la diplomatica Marzieh Afkham, è stata nominata ambasciatrice: rappresenterà la Repubblica Islamica iraniana in Malesia.
Sonita Alizadeh è riuscita a sfuggire al matrimonio combinato dalla propria famiglia e ora canta per far luce sulle condizioni drammatiche delle donne afgane.
La pena di morte c’è, ma resta un’eccezione. Nel 2014 sono calate le esecuzioni nel mondo, ma sono aumentate le sentenze di condanna. Almeno secondo i dati ufficiali.
100 years of beauty è una serie online che ripercorre la storia di un paese attraverso l’acconciatura e il look delle donne. Questa è la volta dell’Iran.
Il governo iraniano, grazie anche al sostegno delle Nazioni Unite, ha avviato un progetto di protezione per i rari ghepardi asiatici.
Il deserto si stende piatto fino alle cordonature azzurre delle montagne. Una striscia d’asfalto, i pali della luce, un nulla di sabbia e cespugli, in cui appaiono a tratti piccole mandrie di dromedari.
La primavera è la festa della natura, e in Asia lo sanno bene. Ogni anno, il 21 marzo, festeggiano per 24 ore con giochi, canti e balli. È la festa del Nawruz.