Nel mondo non ci sono abbastanza aree protette
Lo sostiene un nuovo studio secondo il quale i governi mondiali non riescono a fornire la necessaria protezione alla natura.
Lo sostiene un nuovo studio secondo il quale i governi mondiali non riescono a fornire la necessaria protezione alla natura.
All’interno del parco, nelle Marche, è stata trovata una femmina di lupo di due anni uccisa a colpi di arma da fuoco.
Un gruppo di ricercatori dell’Università di Tohoku, in Giappone, ha scoperto che diversi spettri luminosi possono essere utili nell’eliminazione delle larve di insetti infestanti per le coltivazioni. La scoperta, che consentirebbe agli agricoltori di ridurre oaddirittura eliminare le sostanze chimiche irrorate sui campi, e’ stata pubblicata sulla rivista Nature. Secondo gli studiosi, il range
Le comunità locali sono la chiave per la protezione dei rinoceronti che rappresentano un’importante risorsa turistica.
Dopo i furti e gli sversamenti dello scorso novembre, il Gip ha deciso di mettere i sigilli all’oleodotto dell’Eni finché questo non sarà messo in sicurezza.
L’anno che sta per chiudersi ha visto la scoperta di nuove e interessanti specie animali che arricchiscono la nostra conoscenza del pianeta. Ecco una selezione.
Tra duecento anni potremmo fare anche noi la fine di T-rex e compagni: secondo Life – a status report, un articolo riportato da Richard Monastersky sulla rivista scientifica Nature che mette insieme molti dati finora raccolti sulla biodiversità terrestre, infatti, il pianeta potrebbe vedere la sua sesta estinzione di massa entro il 2200 a causa
Il Parlamento norvegese non ha ancora vietato la caccia alle foche ma ha approvato la cancellazione delle sovvenzioni.
È la natura che riprende il sopravvento, laddove l’uomo l’ha abbandonata. Lo dimostrano anni di fotografie e di appostamenti di un gruppo di scienziati che studia la zona di interdizione di Chernobyl, ovvero la Cez (Chernobyl Exclusion Zone). In pochi anni infatti, grazie a decine di trappole fotografiche disseminate nei dintorni delle foreste e in
È il primo vero avvistamento documentato dopo più di 100 anni e a quasi trent’anni dall’eplosione alla centrale nucleare di Chernobyl.