![Leggera, semplice, compatta: cosa offre la nuova Dacia Spring, l’elettrica accessibile che ha conquistato l’Europa](https://cdn.lifegate.it/y3NZ_z_SwlfS-bRKc1RKRbUIIYw=/470x315/smart/https://www.lifegate.it/app/uploads/2024/07/daciaspringbeige-actioncetadipro.jpg, https://cdn.lifegate.it/aW38donedWm0TL4aVqdBwq3ZuFE=/940x630/smart/https://www.lifegate.it/app/uploads/2024/07/daciaspringbeige-actioncetadipro.jpg 2x)
Dacia Spring, l’elettrica “low cost” del gruppo Renault che ha conquistato l’Europa: semplice, leggera, compatta (e premiata per la sua efficienza).
Sarà presentata durante la prossima Milano design Week ed è un’eco-roadster a trazione elettrica costruita a incastro. Il suo nome significa “momento” perché attraverso il legno conserva i ricordi vissuti dai proprietari, di generazione in generazione.
Avete mai visto un’auto interamente di legno? Si chiama Toyota Setsuna e potrete ammirarla per la prima volta alla Milano Design Week che si terrà quest’anno dal 12 al 17 aprile. Il prototipo, che verrà presentato dalla casa automobilistica giapponese in una location esclusiva in via Tortona 31 già l’11 aprile, ha l’estetica di una roadster due posti: è alta meno di un metro, lunga 3,03 metri, larga 1,48 e ha un passo di 1,7.
L’auto è a trazione elettrica e può raggiungere una velocità di 45 km/h con un’autonomia di 25 chilometri. A progettare la vettura sono stati gli stessi ingegneri che avevano ideato la Toyota Camatte, ovvero Kota Nezu e Kenji Tsuji (che non nascondono che le sue forme ricordano quelle di un elegante motoscafo), mentre per realizzarla è stata utilizzata una particolare tecnica tradizionale giapponese che si chiama Okuriari: l’assemblaggio si basa infatti esclusivamente sull’incastro e non prevede l’utilizzo di viti e chiodi.
Il legno di cui è fatta l’auto (per il telaio è stata usata la betulla, per i pannelli esterni il cedro, per il pavimento l’olmo, il cipresso per il volante, il ricino per il cruscotto) è un materiale vivo destinato a modificarsi nel tempo (in base alle variazioni di temperatura e a come viene curato e preservato) e proprio qui risiede il concept del progetto: la Setsuna, che significa “momento”, assorbirà “le aspirazioni e i ricordi delle persone e delle famiglie che le utilizzeranno” conservando così memoria dei ”momenti speciali e fugaci che le persone vivono con il loro veicolo, periodi di tempo che fanno in modo che l’auto sia insostituibile per i loro proprietari”, ancor di più che per quanto riguarda una vettura tradizionale (alcune ricerche raccontano che un proprietario su tre dà un nome alla propria auto). Non per niente uno degli accessori di bordo (pochi) è un orologio programmato per scandire il tempo per i prossimi cento anni. L’auto si porta così con sé il passato, la storia della famiglia, e insieme, passando di generazione in generazione, il suo futuro.
Toyota Setsuna, non solo con la tecnologia, ma anche con i materiali, incarna ancora una volta i valori di ecologia e sostenibilità della casa automobilistica giapponese finora espressi a pieno con le vetture elettriche e ibride. E a proposito di ibride, gli analisti di LMC Automotive prevedono di veder triplicare il numero di vendite in Europa nei prossimi 3 anni (arrivando dunque fino a 750.000 unità annue) nell’ambito del raggiungimento degli obiettivi di riduzione di emissione di CO2 nel 2020. È un mercato in cui Toyota continua a farla da padrone con sette vetture ibride su dieci vendute che portano il marchio delle Tre Ellissi.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Dacia Spring, l’elettrica “low cost” del gruppo Renault che ha conquistato l’Europa: semplice, leggera, compatta (e premiata per la sua efficienza).
L’Italia dell’auto vista dalla Cina? “Un meraviglioso Paese”. Il colosso cinese Chery approda in Italia. E mentre l’Europa riscopre il protezionismo, marchi (per ora) sconosciuti tessono alleanze strategiche.
La prima Alfa Romeo elettrica della storia punta tutto sul piacere di guida. Non è ancora l’addio ai fossili, ma per il marchio è una svolta epocale.
La Mini più grande della storia per la prima volta anche elettrica. La Countryman punta così a conquistarsi un ruolo di auto per la famiglia. Vediamo con che esito.
Dopo il trasloco del 2024 da Roma a Misano, il prossimo anno la Formula E non farà alcuna tappa nel nostro paese. È un addio o un arrivederci?
Le ibride nel mese guadagnano 5,4 punti e superano il 40% di share. Piacciono soprattutto suv e crossover, con Nissan Quashqai sul secondo gradino del podio; cosa offre il nuovo modello.
Chiamatele giardinette, familiari o shooting brake. Alternative a suv e crossover, cresce l’offerta di station wagon elettriche che uniscono praticità, stile ed efficienza. Come la Bmw i5 Touring
La mobilità elettrica sempre più una scelta strategica anche per le piccole imprese. Oltre ai vantaggi ambientali e i minori costi operativi, crescono i servizi offerti dai costruttori. Ultimo esempio quello di Ford.
I fondi per le auto elettriche sono terminati in meno di un giorno. Cresce l’interesse degli italiani ma in molti sono rimasti tagliati fuori dalla misura.