
Gli pneumatici sono materiali compositi che, grazie agli studi condotti da Michelin, stanno contribuendo allo sviluppo tecnologico in molteplici settori.
Navigare producendo energia dall’acqua di mare, dal sole e dal vento. La traversata atlantica sull’Energy Observe, il catamarano laboratorio alimentato a idrogeno.
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Dalle coste francesi della Bretagna alle isole di Capo Verde in Africa, sino alla Martinica nel Mar dei Caraibi. Un viaggio senza sosta di 5 mila miglia nautiche, ossia poco più di 9 mila chilometri, che il catamarano Energy Observe ha realizzato in completa autonomia. Una sfida dall’alto valore simbolico perché realizzata in un periodo storico particolare, con il mondo ancora in fase di lockdown a causa del coronavirus. E un’iniziativa che ha confermato tutto il potenziale delle soluzioni tecnologiche che distinguono l’Energy Observe, un vero e proprio catamarano laboratorio che solca i mari già da qualche anno, sperimentando a bordo le più innovative e sostenibili forme di alimentazione: l’energia solare, l’energia eolica e un sistema a celle a combustibile alimentato a idrogeno. L’obiettivo è quello di mostrare come sistemi diversi possano funzionare in momenti diversi, garantendo sempre il massimo dell’efficienza in ogni condizione di navigazione. In tre anni l’Energy Observer ha solcato 23.305 miglia e visitato 25 paesi. In un video gli ideatori del progetto raccontano gli ultimi sviluppi del progetto, i segreti delle nuove tecnologie installate a bordo. https://youtu.be/OgeQUn79Ut0
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La tratta dalla Bretagna alle isole di Capo Verde è stata quella con le condizioni meteo più difficili tra tutte quelle a cui è andata incontro la Energy Observe. Durante la maggior parte di questa tappa sono state le Ocean Wings, le due turbine eoliche a forma di vele che, montate ai due lati dello scafo, hanno alimentato i motori elettrici. La traversata atlantica è stata l’occasione per testare il sistema fuel cell messo a punto da Toyota. Una tecnologia che la casa giapponese sta implementando da diversi anni, soprattutto sul fronte automotive. Che, nel caso specifico dell’Energy Obeserve utilizza l’acqua marina per ricavare idrogeno con cui attivare il processo delle celle a combustibile. Di fatto la componente fuel cell è stata attivata essenzialmente di notte, ovvero quando le condizioni non erano tali da consentire l’utilizzo dell’energia solare. Come funziona? I sistemi di bordo stabiliscono quando ricaricare la cella a combustibile e quando far funzionare i motori elettrici, in modo che il catamarano funzioni sempre al meglio delle sue capacità. Il viaggio sperimentale del catamarano Energy Observe proseguirà almeno fino al 2023, prossime tappe, Giappone, California, Asia e Oceania.
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