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L’azienda produttrice di tè ha pubblicato il Social Impact Report 2016 e illustrato gli interventi per migliorare la vita di mezzo milione di persone.
Dietro una tazza di tè si cela il lavoro di numerose persone, a cominciare da quelle impiegate nelle piantagioni e che talvolta sono costrette a lavorare in condizioni di schiavitù. Twinings, la nota azienda britannica produttrice di tè, ha annunciato le nuove misure adottate per migliorare la vita dei lavoratori nella propria catena di approvvigionamento.
In occasione della presentazione del Social Impact Report 2016, nel quale sono descritti gli ultimi risultati di sostenibilità sociale e ambientale raggiunti dall’azienda, Twinings ha annunciato i suoi nuovi obiettivi. L’ambizioso obiettivo è migliorare le condizioni di vita di mezzo milione di persone che lavorano nelle piantagioni di tè da cui Twinings si rifornisce, attualmente, secondo il rapporto, ha avuto un impatto positivo sulla vita di oltre 130mila persone.
I settori su cui l’azienda si è concentrata per migliorare le vite dei lavoratori, in paesi come India e Malawi, sono l’accesso all’acqua e ai servizi igienico-sanitari e la tutela dei diritti dei bambini. Secondo il rapporto, che si basa sul biennio 2014-2016, più del 75 per cento del tè utilizzato da Twinings proviene da piantagioni sostenibili certificate.
“Il nostro obiettivo è quello di creare un circolo virtuoso – ha dichiarato l’amministratore delegato di Twinings Bob Tavener. – Come evidenziato dal rapporto, i nostri interventi fanno la differenza nella vita delle persone, ma ci sono ancora molte sfide da affrontare. Crediamo che migliorare le condizioni dei lavoratori possa incoraggiare gli altri produttori di tè a fare lo stesso”.
Oltre ad assicurare che le piantagioni di tè abbiano le certificazioni necessarie e soddisfino gli standard di base, Twinings si impegna anche a supportare direttamente le comunità, valutando le loro condizioni di vita e definendo le priorità di intervento. Il nuovo processo garantisce che le comunità stesse partecipino alla valutazione e possano far ascoltare la propria voce.
Da questo confronto è emerso che molte delle famiglie che vivono nei pressi delle piantagioni di tè non hanno accesso ai servizi di base, come l’acqua pulita e servizi igienici adeguati. Queste carenze sono inoltre aggravate dalla mancanza di conoscenze delle buone pratiche igieniche, come la depurazione delle acque.
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