
Ford lancia nuovi servizi dedicati alle imprese che scelgono la mobilità elettrica: dai software di gestione alla ricarica, fino ai servizi finanziari. L’intervista al presidente e Ad Fabrizio Faltoni.
Fa 80 chilometri con un pieno di energia elettrica e può trasportare 35 persone a sedere. In Uganda la mobilità sostenibile parte dal primo bus solare.
È il primo bus solare mai costruito in Africa, precisamente in Uganda. Il Kayoola bus, costruito dalla Kiira Motors Corporation, ha debuttato il 16 febbraio scorso sulle strade cittadine di Kampala.
Il bus può trasportare fino a 35 persone sedute, autista compreso, ed è mosso da un motore elettrico alimentato da due batterie. Una viene ricaricata dai 12 pannelli solari installati sul tetto, mentre l’altra può essere ricaricata mentre l’autobus è fermo. Secondo quanto riferisce l’azienda, basta un’ora per ricaricarne una.
“In Uganda, abbiamo sempre il sole a disposizione”, ha dichiarato Paul Isaac Musasizi, amministratore delegato dell’azienda, come riportato dalla Cnn. “Nessun’altra nazione che costruisce veicoli si trova all’altezza dell’equatore come l’Uganda. Dobbiamo festeggiare e portare la produzione anche fuori dai nostri confini”.
Ma l’azienda, supportata finanziariamente dal Governo ugandese, non sta sviluppando solo il bus, ben rifinito e dalle linee estremamente moderne. Ha già realizzato anche un prototipo di berlina di lusso, a motore ibrido, la Ev Smack. La tecnologia, la parte ingegneristica, gli studi tecnici, il design sono tutti made in Uganda, segno che il Paese ha puntato su formazione e ricerca e sta sviluppando tutta una classe di designer e ingegneri pronti a confrontarsi col mercato internazionale. “Con il lancio di questo bus, stiamo dicendo che l’Uganda ha il potenziale di aggiungere valore in tutto il mondo, in particolare nell’ambito della tecnologia elettrica”, ha confermato Musasizi.
Questo è solo l’ultimo dei progetti che porta in auge il binomio Africa-rinnovabili. Sono moltissimi i progetti di impianti ad energie rinnovabili che stanno sorgendo in tutto il continente, dal Marocco al Sud Africa, passando dal Kenya. Lo conferma anche il recente rapporto dell’Agenzia internazionale per l’energia (Aie), che nell’Energy Outlook 2015 vede nell’Africa un continente crescere economicamente grazie alle energie rinnovabili.
“Determinazione, orgoglio, concentrazione. Io la chiamo passione”, ha detto Jonathan Kasumba, membro del team. “È un onore fare parte di questa squadra che va dove pochi osano. Si tratta di cambiare il nostro modo di pensare per realizzare il futuro oggi”.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Ford lancia nuovi servizi dedicati alle imprese che scelgono la mobilità elettrica: dai software di gestione alla ricarica, fino ai servizi finanziari. L’intervista al presidente e Ad Fabrizio Faltoni.
Nell’intero ciclo di vita, dalla fabbricazione alla rottamazione, un’auto elettrica produce emissioni fino a 29 volte più basse rispetto a un’endotermica.
Le vetture di Formula E sono dei laboratori sui quali si studia l’auto del futuro, per migliorare autonomia e prestazioni e ridurre consumi ed emissioni.
Shuttle autonomi e ride pooling. Ecco come la seconda città della Germania rivoluzionerà la mobilità urbana entro il 2025.
Come sta reagendo il comparto alla crisi in atto? Luigi Ksawery Luca’, Ad di Toyota Italia: l’impegno verso le zero emissioni non sia messo in discussione.
Il mutamento coinvolge l’auto nella sua interezza, dai processi produttivi all’uso di materiali biobased. Riuso e riciclo sono le nuove parole d’ordine.
Cresce la propensione degli italiani per le auto elettriche ma il prezzo resta una variabile importante, che la guerra potrebbe ulteriormente appesantire.
In Francia la legge per le réclame delle auto incoraggia la scelta di trasporti alternativi. A piedi, in bici o con i mezzi pubblici per inquinare meno.
La doppia intervista a DS Automobiles. Formula E, elettrificazione, innovazione, passaggio da proprietà a utilizzo, il punto con Eugenio Franzetti e Matteo Montibeller.