Un’oasi di pace per gli uccelli migratori

Sono milioni gli uccelli che scelgono il nostro Paese, in particolare le piccole isole, nelle rotte per attraversare Europa, Asia e Africa.

Sono milioni gli uccelli che scelgono il nostro Paese, in
particolare le piccole isole, nelle
rotte
per attraversare Europa, Asia e Africa.

Così, finalmente ha aperto i battenti al pubblico il
Museo della migrazione sull’isola di Ventotene, una struttura
dedicata a
questo affascinante fenomeno
. Il Museo è nello
stabile del cosiddetto Semaforo, affacciato sulle falesie della
bellissima isola.

Una struttura fortemente voluta dall?ornitologo Fernando Spina,
ricercatore dell?INFS (Istituto Nazionale della Fauna Selvatica) e
Direttore Scientifico del Museo che da 18 anni effettua ricerche
sul campo ai fini dello
studio della migrazione
e della valorizzazione e alla
tutela dell?isola.

Un lavoro che ha portato gli abitanti a un cambiamento culturale
verso gli uccelli migratori. Dapprima venivano cacciati e sfruttati
per il commercio e come risorsa alimentare; oggi, grazie al
percorso didattico-divulgativo effettuati negli anni, vengono
tutelati, e le isole di Ventotene e S. Stefano sono
riserva naturale
.

La
caccia
è quindi ormai vietata e i piccoli
passeriformi che giungono stremati a Ventotene dopo aver
attraversato il mediterraneo dalle coste africane, trovano
finalmente un?oasi di pace.

“Ventotene è il primo Comune in Italia ad ospitare un
museo della migrazione – ha dichiarato Ilaria Ferri, direttore
dell?Associazione Animalisti Italiani -. Grazie alla passione e
alla professionalità di Fernando Spina e di tutto il gruppo
di volontari che da anni opera all?inanellamento degli uccelli e
allo studio approfondito del fenomeno migratorio”.

Quale ospitalità migliore si poteva preparare, per chi fa
così tanta strada?

Stefano
Carnazzi

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