L’Alabama esegue la prima condanna a morte tramite l’ipossia da azoto

La Corte Suprema statunitense ha rifiutato l’appello dei legali di Smith e approvato l’esecuzione della condanna attraverso l’ipossia di azoto.

Per la prima volta nella storia degli Stati Uniti è stata eseguita una condanna a morte attraverso l’inalazione di azoto puro. Lo stato dell’Alabama ha giustiziato il 25 gennaio alle 20:25 ore locali, Kenneth Eugene Smith, che nel novembre del 2022 era sopravvissuto all’iniezione letale, la pratica standard per l’esecuzione della pena capitale negli Stati Uniti da almeno quarant’anni. Smith è stato condannato per l’omicidio di Elizabeth Sennett, avvenuto nel 1988, dopo che lui e un complice erano stati ingaggiati come sicari dal marito Charles, un pastore cristiano che aveva stipulato una grossa polizza assicurativa sulla vita della moglie.

Come funziona l’inalazione dell’azoto

L’ipossia da azoto è un metodo di esecuzione in cui una maschera respiratoria viene posta sul viso del detenuto e l’aria respirata viene sostituita con azoto puro. Questo metodo priva l’individuo di ossigeno, che dovrebbe portare alla perdita di coscienza in pochi secondi e, infine, alla morte in alcuni minuti.

L’Alabama ha definito l’ipossia da azoto nel suo nuovo protocollo, attentamente monitorato, “il metodo di esecuzione più indolore e umano conosciuto dall’uomo“. Il protocollo prevedeva che Smith avrebbe perso conoscenza in meno di un minuto e sarebbe morto subito dopo. Lo Stato ha pubblicizzato l’asfissia come un’alternativa più semplice per i sistemi carcerari che hanno difficoltà a trovare le vene o i farmaci necessari per le iniezioni letali. Oltre all’Alabama, anche il Mississippi e l’Oklahoma hanno adottato il protocollo per le esecuzioni attraverso l’inalazione dell’azoto, anche se, ad oggi, non l’hanno mai applicato.

Diverse ong che si occupano di diritti umani come Amnesty International, gli esperti delle Nazioni Unite e gli avvocati di Smith hanno cercato di impedire questa tipologia di condanna, affermando che il metodo è rischioso, sperimentale e può portare a una morte agonizzante o a lesioni non mortali. L’uso dell’ipossia da azoto, proprio per il suo essere un trattamento crudele, è stato vietato anche sugli animali. Nonostante l’appello, la Corte suprema ha respinto le richieste dei legali e approvato l’esecuzione.

Secondo quanto riportato da Reuters, l’esecuzione non è stata rapida come previsto dal protocollo. Smith è sembrato rimanere cosciente per diversi minuti dopo l’attivazione dell’azoto, secondo quanto riferito da cinque giornalisti che hanno potuto assistere all’esecuzione attraverso un vetro in qualità di testimoni. Senza entrare nei dettagli, i giornalisti hanno affermato che dal modo in cui Smith si muoveva e respirava è evidente che è rimasto cosciente per diversi minuti.

La morte è sopraggiunta dopo 22 minuti.

Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia, ha dichiarato a Fanpage che “premesso che nessun metodo di esecuzione è indolore o incruento, qui siamo a un livello di ferocia peggiore. Smith è stato una cavia su cui è stato testato un nuovo metodo che, inspiegabilmente, la Corte suprema non ha considerato incostituzionale ai sensi dell’ottavo emendamento, che vieta le pene crudeli”.

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