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Il governatore della Florida ha ingannato 48 migranti venezuelani promettendogli un alloggio a Boston. Invece li ha spediti su un’isola in Massachusetts.
È il 14 settembre del 2022 quando 48 migranti arrivano sull’isola di Martha’s Vineyard, nel Massachusetts, a bordo di due aerei partiti dal Texas. Sono venezuelani, non parlano inglese e sembrano spaesati. Non sanno dove andare.
Ma ecco che i locali dell’isola arrivano in loro soccorso. Gli abitanti di Martha’s Vineyard cercano di dare una mano chiedendo agli studenti delle superiori iscritti ai corsi di spagnolo di fare da interpreti. Si allestisce un banchetto per fornire qualcosa da mangiare e da bere ma soprattutto informazioni e accoglienza. Due cose che sono mancate ai migranti sin dall’inizio del viaggio verso Martha’s Vineyard, dal momento che essi sono stati vittime di un raggiro.
Dietro questa accoglienza umana da parte degli abitanti dell’isola c’è tutto il cinismo, diciamolo, la crudeltà del governatore repubblicano della Florida, Ron DeSantis, il probabile sfidante di Donald Trump alle primarie della destra per le prossime presidenziali. DeSantis, infatti, ha fatto ricorso a una trovata demagogica per conquistare l’attenzione dei mezzi d’informazione: prima ha convinto con l’inganno i 48 richiedenti asilo a imbarcarsi su due charter diretti sull’isola di Martha’s Vineyard, poi se n’è vantato su Fox News, emittente tv di destra.
A queste persone era stato promesso che sarebbero finiti a Boston, dove avrebbero avuto un alloggio dove vivere. Ma Martha’s Vineyard è a circa 160 chilometri a sud di Boston e DeSantis non ha avvertito le autorità dell’isola dell’arrivo dei richiedenti asilo.
Martha’s Vineyard è una nota località frequentata da politici e persone famose di sinistra. La spregevole messa in scena di DeSantis aveva l’obiettivo di mettere in difficoltà l’amministrazione guidata dal presidente Joe Biden e i democratici in un momento in cui aumentano gli ingressi non autorizzati al confine con il Messico.
Ma la politica de “aiutateli a casa vostra” stavolta non ha funzionato, o almeno non come avrebbe voluto il governatore. DeSantis, infatti, rischia di essere indagato per traffico di esseri umani e frode, dal momento che ha convinto lo stato della Florida a stanziare 12 milioni di dollari per portare le persone senza documenti fuori dai confini del Texas.
Perché il Texas? Secondo il Washington Post, DeSantis ha pensato che fosse meglio non coinvolgere migranti troppo vicini alla sua base elettorale (gli immigrati della Florida avrebbero potuto non gradire), così i 48 richiedenti asilo sono stati reclutati in un centro di accoglienza di San Antonio, in Texas.
Purtroppo, il governatore della Florida non è stato l’unico politico repubblicano ad adottare questa strategia. Negli ultimi mesi, i governatori degli stati di confine hanno mandato richiedenti asilo nelle ricche città tendenzialmente di sinistra della East Coast. Il governatore del Texas Greg Abbott ha prenotato un autobus per trasferire a New York 50 migranti venezuelani, che secondo il sindaco Eric Adams hanno ingolfato i dormitori per senzatetto già colmi della città; altri autobus sono arrivati a Washington; due mezzi carichi di persone sono stati mandati verso la residenza della vicepresidente Kamala Harris. Addirittura, si è parlato di un volo diretto a casa di Joe Biden, in Delaware.
La questione è che al centro di questi giochetti ci sono persone in fuga da guerre, carestie, miseria: sono sette milioni i venezuelani scappati dal proprio paese. Si tratta della più grande migrazione della storia dell’emisfero australe. E quelli che approdano al confine meridionale degli Stati Uniti sono quasi triplicati negli ultimi anni, e costituiscono la seconda nazionalità più rappresentata fra i più di 2 milioni di persone arrestate dalle autorità di frontiera nel 2022.
Sono persone che hanno attraversato l’America centrale a piedi, attraversando il cosiddetto tappo del Darién, la giungla selvaggia che rappresenta uno dei passaggi più pericolosi al mondo per i flussi di migranti, dove bande di criminali derubano le carovane di profughi e stuprano le donne.
Un percorso infernale che DeSantis ignora consapevolmente, preferendo mettere in piedi un traffico di essere umani istituzionalizzato per fini elettorali. L’unica speranza è che la giustizia americana dia un segnale al più presto, ponendo fine alle truffe condotte sulla pelle dei migranti da parte della destra statunitense.
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