
Il governo ha fatto slittare la sugar tax a gennaio 2026. Assobibe chiede la cancellazione della tassa, mentre per l’Istituto Mario Negri è necessaria e deve aumentare per essere efficace.
Valerio Mammoli, chef dell’Istituto alberghiero Federico di Svevia di Termoli, ha vinto la seconda edizione di Cucina la salute con gusto che si è da poco conclusa a Host 2017
Alla fine, ha vinto il raviolo non raviolo di Valerio Mammoli. Lo studente dell’Istituto alberghiero Federico di Svevia di Termoli è stato giudicato il migliore, tra i sette giovanissimi chef arrivati al casting finale della seconda edizione di Cucina la salute con gusto che si è da poco conclusa, a fondere nella propria ricetta i tre valori cardine del progetto: gusto, salute e sostenibilità.
I giudici lo hanno “incoronato” vincitore a Host 2017, la manifestazione dedicata al mondo dell’hotellerie e della ristorazione che si è svolta alla Fiera di Milano dal 20 al 24 ottobre scorso. E grazie al suo Raviolo non raviolo di scampi al vapore con ricotta al limone su salsa di topinambur e crumble di grissini, Valerio si è aggiudicato la possibilità di accedere a due importantissime esperienze formative, uno stage presso la prestigiosa Accademia Gualtiero Marchesi e uno stage presso CIR food, una delle più importanti imprese italiane attive nella ristorazione moderna. Oltre a rappresentare la ricetta di punta del secondo ricettario di Cucina la salute con Gusto.
Cucina la salute con Gusto è un progetto nato nel 2015 su ispirazione dei temi trattati da EXPO. Ideato da Ballarini, si svolge in collaborazione con Apci, Associazione professionale cuochi italiani, Andid, Associazione nazionale dietisti e LifeGate, e con il supporto di note aziende nazionali e internazionali del settore della ristorazione, come Fratelli Carli, Granarolo, Molino Pasini, Orogel, Pomi, Chemours, Staub e Zwilling.
E se la prima edizione aveva come obiettivo quello di diffondere uno stile alimentare sostenibile a partire dalla rivisitazione green, da parte di dietisti ed esperti nutrizionisti, di alcune delle ricette regionali italiane contenute nello storico ricettario di Anna Gosetti sella Salda, questa seconda edizione si è rivolta direttamente ai giovanissimi chef di domani, chiamati in causa per realizzare una cucina del futuro davvero sana e sostenibile.
Nel corso dell’anno scolastico 2016-2017, infatti, il progetto Cucina la salute con gusto è entrato a pieno titolo nel mondo della formazione, approdando in 7 prestigiosi istituti alberghieri italiani e realizzando altrettante Academy di cucina. Agli allievi del quarto e del quinto anno di ciascun istituto è stato chiesto di preparare tre ricette ispirate al proprio territorio di appartenenza, cercando di valorizzare i tre valori cardine del progetto.
Delle 21 ricette ideate dai ragazzi, ne sono state selezionate sette, che hanno partecipato al casting finale per Host 2017 e che sono state valutate da una giuria di esperti composta da membri autorevoli del mondo della ristorazione e della sostenibilità.
Tutti i 21 piatti proposti dai giovanissimi chef entreranno a far parte del secondo ricettario Cucina la salute con gusto – Le idee dei futuri chef. Per gli appassionati di cucina sostenibile è assolutamente da non perdere!
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Il governo ha fatto slittare la sugar tax a gennaio 2026. Assobibe chiede la cancellazione della tassa, mentre per l’Istituto Mario Negri è necessaria e deve aumentare per essere efficace.
Le indagini della Procura di Bari sollevano nuovi dubbi sulle strategie di lotta alla Xylella, mostrando gli interessi economici coltivati all’ombra della fitopatia. Ma c’è dell’altro.
Sono oltre 24mila gli allevamenti intensivi di polli e suini in Europa, molti sorti nell’ultimo decennio. Un’inchiesta ne fa la mappatura e ne denuncia le principali problematiche.
Secondo uno studio, il passaggio da una dieta tradizionale africana a una tipica del mondo occidentale globalizzato, aumenta l’infiammazione e diminuisce la risposta ai patogeni. Il passaggio inverso comporta invece benefici.
Secondo quanto osservato da ricercatori statunitensi, la dieta mediterranea ha del potenziale per contrastare i disturbi della sindrome dell’intestino irritabile.
I ricercatori dell’Istituto Ramazzini di Bologna hanno osservato un aumento dell’incidenza di tumori in diversi sedi con la somministrazione di bassi dosi di glifosato.
Rigenerazione e salute. Sono le parole chiave che è tempo di sovrascrivere a quelle attuali di impoverimento e degrado, imposte dall’agricoltura intensiva. Una sostituzione che scuote equilibri e merita attenzione.
Secondo uno studio americano sulla salute metabolica, il consumo di ceci è in grado di abbassare il colesterolo, mentre quello di fagioli neri riduce l’infiammazione.
I risultati di un progetto pilota sull’agricoltura rigenerativa mostrano i vantaggi di questo approccio rispetto all’agricoltura convenzionale. Registrando una produttività complessiva più elevata.