
Il governo ha fatto slittare la sugar tax a gennaio 2026. Assobibe chiede la cancellazione della tassa, mentre per l’Istituto Mario Negri è necessaria e deve aumentare per essere efficace.
Sono gli obiettivi della Carta universale dei diritti della terra coltivata, documento firmato nientemeno che da Vandana Shiva, scienziata e attivista ambientalista indiana, ora sottoposto all’approvazione delle più grandi associazioni contadine, ecologiste e naturaliste internazionali, in vista della ratifica formale che avverrà durante Expo 2015. “Ho avuto modo di leggere e apprezzare la Carta. Per
Sono gli obiettivi della Carta universale dei diritti della terra
coltivata, documento firmato nientemeno che da
Vandana Shiva, scienziata e attivista ambientalista indiana,
ora sottoposto all’approvazione delle più grandi
associazioni contadine, ecologiste e naturaliste internazionali, in
vista della ratifica formale che avverrà durante
Expo 2015.
“Ho avuto modo di leggere e apprezzare la Carta. Per anni gli
uomini – ha spiegato Vandana Shiva – hanno vissuto nell’illusione
di essere gli unici padroni della terra. Illusione che non
può durare. Attualmente stiamo vivendo una ‘apartheid’
moderna in cui l’uomo si sta separando dalla terra. È
importante quindi poter fissare in un documento i principi
fondamentali per la salvaguardia del Pianeta.”
Ma di cosa tratta la Carta presentata a Milano nel corso del primo
European Socialing Forum? Le sue parole chiave sono
“dignità, integrità, naturalità e
fertilità. “In particolare – ha precisato Vandana Shiva, dei
quattro princìpi sanciti dalla Carta, la “fertilità”
è quello fondamentale, in quanto connesso alla
felicità delle persone e alla base della vita stessa.
È importante pertanto salvaguardare la fertilità
naturale, e non quella ottenuta tramite sistemi chimici o
fertilizzanti. Ritengo che Expo 2015 sia un ottimo punto di
partenza e una grande occasione per portare all’attenzione progetti
interessanti come la Carta universale dei diritti della terra
coltivata, un’opportunità imperdibile per cominciare un
percorso virtuoso per la Terra”.
“Il documento è una delle proposte dell’European Socialing
Forum per Expo 2015″, spiegano Andrea Farinet e Giancarlo Roversi,
che ne hanno curato la stesura. “Si ricollega idealmente sia alla
Carta universale dei diritti dell’uomo sia alla Carta della Terra,
ed è frutto di un lungo lavoro di ricerca e di riflessione
durato due anni su come tutelare meglio la realtà agricola
italiana ed internazionale.
L’European Socialing Forum è stata l’occasione per
presentare il “socialing”, un nuovo modello di sviluppo economico e
culturale nato con l’obiettivo di proporre alle organizzazioni e
alle imprese nuovi approcci etici verso i consumatori. “Il
Socialing rappresenta un’evoluzione del tradizionale marketing”,
spiega Andrea Farinet, coordinatore dell’European Socialing
Forum.
“La parola marketing si è ormai svuotata di significato,
inaridita e spenta in uno sterile tentativo di condizionamento dei
bisogni e dei consumi. Indica troppo spesso manipolazione,
seduzione e simbolizzazione. ll Socialing vuole invece ristabilire
un rapporto tra aziende e consumatori. Un’impresa “Socialing
oriented” pone al centro delle proprie strategie di business le
reali esigenze dei consumatori, migliora sistematicamente il
rapporto qualità-prezzo della propria offerta, sviluppa la
propria responsabilità sociale e ambientale nel territorio
in cui opera e contribuisce, attraverso l’innovazione intellettuale
ed organizzativa, alla crescita del capitale sociale e al
miglioramento della qualità della vita della comunità
nella quale è inserita.
Il forum ha visto la partecipazione di alcuni tra i più
autorevoli esponenti del mondo accademico, imprenditoriale e
istituzionale italiano tra cui Remo Lucchi, Paolo Anselmi, Dipak
Raj Pant, Francesco Bertolini e Marco Meneguzzo, e ha proposto
alcune delle principali esperienze italiane di
responsabilità ed etica sociale, tra cui Coop Italia,
LifeGate, Poste Italiane, SABAF.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Il governo ha fatto slittare la sugar tax a gennaio 2026. Assobibe chiede la cancellazione della tassa, mentre per l’Istituto Mario Negri è necessaria e deve aumentare per essere efficace.
Le indagini della Procura di Bari sollevano nuovi dubbi sulle strategie di lotta alla Xylella, mostrando gli interessi economici coltivati all’ombra della fitopatia. Ma c’è dell’altro.
Sono oltre 24mila gli allevamenti intensivi di polli e suini in Europa, molti sorti nell’ultimo decennio. Un’inchiesta ne fa la mappatura e ne denuncia le principali problematiche.
Secondo uno studio, il passaggio da una dieta tradizionale africana a una tipica del mondo occidentale globalizzato, aumenta l’infiammazione e diminuisce la risposta ai patogeni. Il passaggio inverso comporta invece benefici.
Secondo quanto osservato da ricercatori statunitensi, la dieta mediterranea ha del potenziale per contrastare i disturbi della sindrome dell’intestino irritabile.
I ricercatori dell’Istituto Ramazzini di Bologna hanno osservato un aumento dell’incidenza di tumori in diversi sedi con la somministrazione di bassi dosi di glifosato.
Rigenerazione e salute. Sono le parole chiave che è tempo di sovrascrivere a quelle attuali di impoverimento e degrado, imposte dall’agricoltura intensiva. Una sostituzione che scuote equilibri e merita attenzione.
Secondo uno studio americano sulla salute metabolica, il consumo di ceci è in grado di abbassare il colesterolo, mentre quello di fagioli neri riduce l’infiammazione.
I risultati di un progetto pilota sull’agricoltura rigenerativa mostrano i vantaggi di questo approccio rispetto all’agricoltura convenzionale. Registrando una produttività complessiva più elevata.