
L’umanità raggiunge l’Overshoot day già il 24 luglio: per il resto del 2025 consumerà più risorse di quelle che il Pianeta può rigenerare.
L’azienda statunitense Vf corporation, che comprende marchi come Timberland, The North Face e Wrangler, ha pubblicato un rapporto con le nuove linee guida per contrastare la deforestazione e rendere sostenibili le proprie catene di fornitura.
L’azienda di abbigliamento statunitense Vf Corporation, vero e proprio colosso che comprende marchi noti come Timberland, The North Face e Wrangler, ha finalmente deciso di ridurre il proprio impatto sulle foreste, sempre più spoglie a causa della deforestazione, e ha pubblicato il suo primo Forest derived materials policy, documento che definisce le linee guida formali che l’azienda adotterà per rendere sostenibili le proprie catene di fornitura.
“La deforestazione e il degrado forestale continuano ad essere un problema globale che provoca i cambiamenti climatici e compromette i diritti umani – ha dichiarato Letitia Webster, responsabile della sostenibilità di Vf Corporation. – La nuova politica aziendale fornisce indicazioni chiare e ci permette di fare la nostra parte nella protezione delle foreste di tutto il mondo”.
La politica forestale di Vf Corporation ha lo scopo di evitare i problemi connessi alla deforestazione, come la riduzione di foreste antiche, la perdita di biodiversità e delle popolazioni indigene e lo sfruttamento dei lavoratori. Il rapporto evidenzia la necessità di utilizzare prodotti a base di fibre riciclate, quando possibile, e di promuovere pratiche di gestione forestale responsabile e il ricorso a enti di certificazione.
Oltre a rafforzare gli sforzi per utilizzare solo prodotti forestali certificati e sostenibili, la società ha sviluppato rigide politiche per l’approvvigionamento di minerali, di cotone e di materiali di origine animale.
Per la stesura delle nuove linee guida aziendali Vf Corporation ha collaborato con diverse organizzazioni non governative che si occupano di conservazione delle foreste, della biodiversità e del clima, come la candese Canopy. Grazie alla sua nuova politica, Vf Corporation unisce importanti marchi del settore della moda e dell’abbigliamento, come Stella McCartney, Levi Strauss & Co., Marks & Spencer e Quiksilver, che sostengono l’iniziativa CanopyStyle, nata con l’obiettivo di eliminare l’uso di foreste primarie nella produzione di tessuti come rayon e viscosa entro la fine del 2017.
“Quando un gigante dell’abbigliamento come Vf Corporation amplia il suo impegno per la difesa delle foreste con una politica come questa aggiunge un incredibile slancio agli sforzi globali di conservazione”, ha commentato Nicole Rycroft, direttore esecutivo di Canopy.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
L’umanità raggiunge l’Overshoot day già il 24 luglio: per il resto del 2025 consumerà più risorse di quelle che il Pianeta può rigenerare.
Storica sentenza della Corte costituzionale: la mamma non biologica di una coppia di donne ha stessi diritti e responsabilità in ambito lavorativo.
Parigi, Copenaghen e tante altre: le città europee vogliono far tornare balneabili i propri fiumi con la rete Swimmable cities. E ci pensa anche Roma.
Il Tribunale superiore di Galizia ha obbligato le autorità statali e regionali a riparare i danni degli allevamenti intensivi della regione di A Limia.
Francesca Albanese è accusata dall’amministrazione Trump di condurre una campagna economica e politica contro Usa e Israele.
L’obiettivo è quello di colmare lacune regolatorie su tecnologie considerate strategiche per decarbonizzare l’industria, ma non mancano le criticità.
Nel luglio 1976 Seveso fu epicentro del peggior disastro ambientale mai avvenuto in Italia. Oggi un’autostrada fa riemergere ricordi e paure
Già 13 Regioni hanno emesso ordinanze anti-caldo basate sulla piattaforma Worklimate: “siesta” dalle 12.30 alle 16. E i musei diventano rifugi climatici.
A Vicenza il maxiprocesso per contaminazione da Pfas si è concluso con 140 anni di reclusione per 11 dirigenti dell’azienda Miteni, per disastro ambientale, avvelenamento delle acque e reati fallimentari. Una sentenza storica, dopo 4 anni di procedimento.