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Villa Erba, uno spazio sul lago di Como a Impatto Zero
Villa Erba sorge a Cernobbio e ospita importanti eventi culturali. Tra efficientamento energetico e attività antispreco, l’intervista al suo presidente.
Villa Erba è una splendida villa di fine Ottocento che si affaccia sul lago di Como, a Cernobbio. Dal 1986 funge da spazio congressuale ed espositivo e opera nel settore fieristico internazionale. Ospitando eventi di svariata natura quali convention, grandi conferenze e proiezioni, Villa Erba è diventato un polo d’attrazione per la cultura, non solo quella classica, ma anche quella legata ai temi del digitale e dell’innovazione.
Per questo Villa Erba ha aderito al progetto Impatto Zero di LifeGate, il progetto che calcola, per ridurre, le emissioni di CO2 generate da eventi e aziende. Di che cosa si tratta? Ne abbiamo parlato con il presidente di Villa Erba, Filippo Arcioni.
Presidente, qual è il rapporto di Villa Erba con la sostenibilità?
La misurazione della nostra carbon footprint è stata una tappa fondamentale del nostro percorso verso la sostenibilità. Pur non svolgendo attività particolarmente impattanti sull’ambiente, Villa Erba da sempre gestisce questo aspetto in modo attento attraverso un controllo mirato. Già dal biennio 2011-2012, la società ha dato inizio a un’attività di efficientamento a seguito di una specifica diagnosi energetica. Ad oggi, l’iniziativa di maggior rilievo è rappresentata da un moderno impianto di condizionamento ad energie rinnovabili presente nel centro Congressi. L’impianto preleva l’acqua direttamente del lago a una temperatura di 6-7°C per raffrescare gli spazi del centro espositivo. Così facendo, Villa Erba non deve ricorrere a motori intermedi con ciclo termodinamico. In termini percentuali, significa aver ridotto del 95 per cento le emissioni di CO2 attraverso una significativa diminuzione del consumo di energia elettrica. L’assenza di frigoriferi raffreddati artificialmente ad aria permette inoltre di azzerare l’inquinamento acustico, eliminare i gas frigorigeni e ridurre i costi della manutenzione.
Come si evince dal vostro ultimo rapporto di sostenibilità, un altro progetto che va nella direzione dell’efficienza energetica riguarda il vostro impianto di illuminazione…
Esatto. Il relamping con luci led è stato realizzato a dicembre 2021: grazie a questo ora l’impianto di illuminazione del centro espositivo è dotato unicamente di lampade led a basso consumo. Inoltre abbiamo di recente sostituito i vetri degli infissi, pur mantenendo le condizioni originarie ma migliorando di molto l’isolamento termico dell’edificio. Altri progetti futuri riguarderanno la sostituzione del comparto caldaie del Centro Espositivo e dell’installazione di tettoie con pannelli fotovoltaici sul parcheggio a raso di Villa Erba, in grado di produrre energia sufficiente ai nostri consumi e introducendo anche le colonnine di ricarica per veicoli elettrici.
Vi è anche una grande attenzione alla raccolta differenziata legata alla gestione degli eventi, in particolare per quanto riguarda lo spreco alimentare. Di che si tratta?
Abbiamo dato vita a un esempio di circolarità con il progetto Food4Good al quale Villa Erba ha aderito nel 2019 in collaborazione con le onlus del territorio Banco Alimentare, Equoevento ed altri enti caritatevoli. In particolare, le società di catering provvedono al recupero del cibo in eccesso al termine degli eventi e, tramite Banco Alimentare ed Equovento, vengono messe in contatto con le onlus del territorio affinché il cibo venga consegnato ad enti caritatevoli come case-famiglia, mense per poveri e centri per rifugiati. Le società di catering che aderiscono ai nostri eventi sono tenute a rispettare tali condizioni per contratto.
La Villa è immersa nel verde, quindi c’è anche una particolare attenzione verso gli alberi.
Anche la biodiversità, naturalmente, rientra tra i nostri obiettivi perché il parco secolare rappresenta il capitale naturale di Villa Erba e contribuisce a costituirne il suo fascino. Abbiamo tre piante monumentali che vengono monitorate sia dal nostro agronomo e periodicamente da autorità forestali. Da quest’anno abbiamo adottato un regolamento per l’uso del parco durante le manifestazioni: abbiamo censito le piante più importanti, tra cui un Ginkgo biloba secolare in quanto specie in pericolo, e protetto uno spazio intorno a quelle riconosciute monumentali per evitare che si calpestino le radici durante gli eventi.
Ma soprattutto ci sono gli eventi. Come garantirne la sostenibilità?
Nel secondo semestre del 2021, con l’aiuto e il supporto di LifeGate, Villa Erba ha intrapreso un percorso di analisi e progettualità per supportare gli organizzatori e i committenti nella valutazione e riduzione degli impatti ambientali degli eventi ospitati presso le strutture del compendio. L’obiettivo nel breve e medio termine, in allineamento con i grandi player del settore come Fiera Milano, è quello di offrire agli organizzatori “eventi a Impatto Zero” grazie alla definizione di progetti di riduzione di impatto ambientale e di un’azione di sensibilizzazione condivisa. L’obiettivo finale, con la condivisione dei soci, sarà di dotare Villa Erba di uno statuto di “Società Benefit” per perseguire, nell’esercizio dell’attività d’impresa, una o più finalità di beneficio comune, che possano avere un impatto responsabile, sostenibile e trasparente sulle persone, sull’ambiente, sulla società.
E per tutte le emissioni che non riuscite ad evitare ci pensate con le compensazioni, giusto?
Oltre a tutto quanto abbiamo raccontato, per la compensazione di 358 tonnellate di CO2 abbiamo stabilito con LifeGate un contratto per l’acquisto di quote di compensazione attraverso un impianto idroelettrico in Brasile. L’attività di Salto Pilão consiste nella costruzione di una centrale idroelettrica con un bacino di 0,15 kmq e una capacità installata di 182,3 MW.
Finora ci siamo concentrati sugli aspetti ambientali. Ma riguardo alle tematiche Esg, quali sono le vostre principali attività legate alle tematiche sociali e di governance?
Siamo una società a maggioranza pubblica e nel nostro statuto vi è sempre stato il richiamo agli aspetti sociali e allo sviluppo del territorio, prestando particolare attenzione a quello turistico e naturale. Infatti, come dice l’articolo 3 dello statuto, e cioè “concorrere allo sviluppo culturale” ricaviamo diverse giornate lungo l’anno in cui apriamo Villa Erba al pubblico, alle famiglie, con eventi musicali e culturali. Quindi sospendiamo l’attività di business per aprire le porte al territorio. Siamo un ente fieristico, inserito in un parco secolare, lo tuteliamo e coproduciamo eventi gratuiti aperti a tutto. Questo è in breve il nostro core.
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