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Le ultime in ordine cronologico sono le certificazioni ISO 14001 e OHSAS 18001, che continuano il percorso iniziato nel 2008 dal team di Valentino Rossi e Jorge Lorenzo.
Il riconoscimento arriva direttamente dalla Fim (Federazione internazionale motociclismo), che ha scelto Yamaha Motor Racing come vincitrice del Fim Environment Award 2014, come miglior squadra che ha fatto della sostenibilità uno degli obiettivi delle stagioni passate e di quelle a venire.
Il premio arriva grazie ad iniziative come “Kiss Mugello” (Keep It Simple and Shiny Mugello), che mira a sensibilizzare il pubblico sulla raccolta differenziata negli impianti sportivi e che ha avuto ottimi riscontri nella riduzione dell’impatto ambientale dei rifiuti prodotti dal pubblico accorso. Per la prima volta in tutto il circus, si è proposto e si è messo in condizione gli spettatori di fare la differenziata.
The “sustainable journey”, così Yamaha ha chiamato quello che è un vero e proprio viaggio verso la sostenibilità, è iniziato nel 2008, approdando oggi alle due certificazioni ISO 14001 e OHSAS 18001, entrambe rinnovate nel 2014 dopo gli audit nella sede di Gerno di Lesmo e durante il Gran Premio di Catalogna. Certificazioni che tengono conto di tutte le pratiche ambientali e di sicurezza messe in atto dalla squadra.
“Sono felice che Yamaha Motor Racing abbia ricevuto questo prestigioso riconoscimento dalla FIM e ringrazio tutta la squadra per gli sforzi che hanno contribuito al nostro ‘sustainable journey’”, ha dichiarato il direttore generale di Yamaha Motor Racing. L’impegno di Yamaha è quello di diffondere questo modo di fare impresa, a tutta la comunità della MotoGp, che conta 2000 addetti che girano 12 differenti nazioni in tutto il mondo.
“Siamo veramente orgogliosi di avere ricevuto l’Environment Award e vogliamo condividere questo momento con tutte le persone che lavorano per Yamaha in Italia, in Giappone e tutti coloro che collaborano con Movistar Yamaha MotoGP”, ha detto Marco Riva, direttore sportivo. “Questo premio ci dà le motivazioni per stimolare tutte le parti interessate da questo sport a intraprendere un nuovo ‘sustainable journey’”.
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