
È aumentato il numero di Comuni italiani sui cui territori sono presenti spiagge alle quali è stata riconosciuta la Bandiera blu.
Negli Stati Uniti oltre cento scimpanzé, dopo una vita di reclusione nei laboratori scientifici, sono stati trasferiti in un’oasi faunistica per ragioni scientifiche e umanitarie.
Niente più esperimenti, basta tavoli da laboratorio, addio a quella prigione asettica fatta di cemento, acciaio e luci al neon, esatta antitesi del loro habitat naturale. Non è come tornare nella giungla e alla vita selvaggia, ma si tratta comunque di una svolta per 110 scimpanzé cui il governo statunitense, dopo anni di laboratorio, ha concesso la “pensione” da trascorrere in un’oasi faunistica.
Le scimmie sono state usate in esperimenti per la ricerca su malattie come l’epatite e l’Aids al New Iberia Center in Louisiana. I primati, le cui età variano da uno a cinquanta anni, sono stati sottoposti a infezioni forzate, biopsie e anestesie. Un anno fa è arrivata la buona notizia per questi animali, il National Institutes of Health (NIH) ha deciso di ridurre l’uso dei primati nei test medici. «La vicinanza all’uomo rende gli scimpanzé molto utili per alcuni tipi di ricerche, ma impone anche maggiori giustificazioni per il loro utilizzo – aveva dichiarato Francis Collins, direttore del NIH – dopo ampie riflessioni e consultazioni di molti esperti, sono giunto alla conclusione che limitare l’uso degli scimpanzé nella ricerca biomedica sia giusto sia dal punto di vista scientifico che da quello etico».
La notizia è stata accolta con entusiasmo dalle associazioni animaliste che si battono da anni per la liberazione di questi animali il cui Dna corrisponde a quello dell’uomo in una percentuale oscillante intorno al 98 per cento. «Non potremmo essere più felici per loro – ha commentato Wayne Pacelle, presidente della Humane Society degli Stati Uniti (HSUS) – ora potranno vivere il resto della loro vita arrampicandosi sugli alberi, rilassandosi al sole e vivendo in più ampi gruppi sociali».
https://www.youtube.com/watch?v=AY1YTtaophQ
Nonostante per 110 scimpanzé l’incubo sia finito ne restano ancora circa 800 nei centri di ricerca americani. La liberazione delle scimmie arriva 14 anni dopo che il presidente Clinton aveva ratificato il «Chimp act», un provvedimento che proteggeva i primati dall’eutanasia e che avrebbe dovuto aprire la strada alla loro liberazione. Nel 2007 la legge è stata migliorata per assicurare che le scimmie liberate dai laboratori vengano destinate non più ai laboratori ma al “Chimp Haven”, un’oasi faunistica della Louisiana.
Secondo le prime testimonianze gli scimpanzé appena introdotti nella riserva sono parsi titubanti, hanno quasi esitato a mettere i piedi sull’erba, in un turbinio di emozioni contrastanti, e infine hanno alzato gli occhi al cielo perdendosi nella sua vastità, finalmente senza più sbarre.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
È aumentato il numero di Comuni italiani sui cui territori sono presenti spiagge alle quali è stata riconosciuta la Bandiera blu.
Che fine fa il vetro, quando si rompe? Se lo trattiamo bene, è uno dei pochi materiali che non vedrà mai la discarica. Qui vi raccontiamo come e perché. Con l’aiuto di CoReVe.
Nasce il Parco nazionale del Matese, la 25esima area protetta italiana che ospita un’enorme biodiversità tra Campania e Molise.
Il 6 maggio l’Italia ha già consumato tutte le risorse naturali rinnovabili che le spettano per l’intero 2025: è l’Overshoot day del nostro paese.
Il rapporto annuale di Reporter senza frontiere sulla libertà di stampa indica per la prima volta una situazione globale “difficile”. Male l’Italia.
Combattimenti tra animali, caccia al trofeo e allevamento in gabbia: nessuno degli emendamenti che avrebbero contrastato queste pratiche è stato approvato dalla maggioranza di Governo in Parlamento.
Mentre l’Europa prende tempo per stringere i controlli contro il commercio illegale di legno, Albania, Bosnia e Macedonia del Nord provano a cogliere l’opportunità per fare passi avanti.
Un’immersione a oltre 5.000 metri di profondità ha svelato un fondale pieno di plastica e rifiuti: la Calypso deep, nel cuore del Mediterraneo, si conferma uno dei luoghi più inquinati degli abissi marini.
Conosciamo i vincitori e le vincitrici del Goldman environmental prize 2025, il più prestigioso riconoscimento internazionale per gli attivisti ambientali.