Con Raimondo Orsini, direttore della Fondazione per lo sviluppo sostenibile, abbiamo esplorato i temi chiave degli Stati generali della green economy 2024 il 5 e 6 novembre.
Il 2015 è l’Anno internazionale del suolo
Dal suolo traiamo sostentamento e protezione, l’Onu ha deciso di dedicargli il 2015 per puntare i riflettori sui rischi che corre.
Lo calpestiamo, lo sfruttiamo, lo avveleniamo e lo mutiliamo eppure lui, come un genitore paziente, continua bonario a fornirci cibo, combustibili, fibre e prodotti medici, ma non solo, è anche indispensabile per la sopravvivenza della biodiversità e degli ecosistemi, è il più grande serbatoio di carbonio terrestre, immagazzina e filtra l’acqua e aiuta a fronteggiare inondazioni e siccità grazie alla sua naturale resilienza.
Per proteggere questa straordinaria risorsa l’assemblea generale delle Nazioni Unite ha dichiarato il 2015 Anno internazionale del suolo, per aumentare la consapevolezza circa la sua vitale importanza per la salute delle persone e del pianeta e la comprensione dei numerosi ruoli che ricopre.
Il suolo è una risorsa tanto preziosa quanto non rinnovabile, ecco perché la Fao, l’organizzazione dell’Onu per l’alimentazione e l’agricoltura, e le Nazioni Unite invitano i singoli paesi a promuovere un uso sostenibile del terreno. Numerose sono le minacce cui oggi il suolo deve far fronte, tra queste l’agricoltura tradizionale.
“I nostri metodi attuali di agricoltura non sono sostenibili e quindi il nostro approvvigionamento alimentare non è sostenibile – ha dichiarato Wes Jackson, presidente di The Land Institute. – Dobbiamo ripristinare la salute ecologica dei nostri paesaggi agricoli e con essa la stabilità economica e culturale delle nostre comunità rurali”.
Attualmente in tutto il mondo i due terzi del suolo coltivabile vengono utilizzati per le monocolture e le colture annuali contribuendo drasticamente ad impoverire il terreno e a ridurre la biodiversità. Queste tecniche di agricoltura tradizionale vengono solitamente accompagnate da un ampio uso di fertilizzanti e pesticidi chimici che alterano la composizione del suolo e ne compromettono la salute.
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La Fao sottolinea la relazione tra l’Anno internazionale dell’agricoltura familiare appena conclusosi e l’Anno internazionale del suolo. Famiglia e agricoltura sono legate a doppio filo da tempo immemorabile. Gli agricoltori dipendono dai terreni tanto quanto i terreni dipendono da loro per una corretta gestione. Abbiamo bisogno di entrambi per un pianeta sano e che garantisca la sicurezza alimentare.
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