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Grazie all’intelligenza artificiale Algor Maps permette di creare mappe concettuali, offrendo un sostegno mirato in caso di disturbi dell’apprendimento.
L’intelligenza artificiale può migliorare concretamente la vita delle persone, fin dall’età scolastica? I fondatori di Algor Lab sono convinti di sì. E lo vogliono dimostrare con una piattaforma che crea facilmente mappe concettuali, strumenti di studio preziosissimi per chi ha un disturbo specifico dell’apprendimento (Dsa).
Di che cosa parliamo quando parliamo di Dsa (disturbi specifici dell’apprendimento)? In generale si intende una serie di difficoltà nella capacità di leggere, scrivere e fare i calcoli che comprendono, tra gli altri, dislessia, disgrafia, discalculia, disortografia e disprassia. Se non diagnosticati a partire dalla scuola primaria e senza il giusto supporto, questi disturbi possono compromettere l’autostima e l’andamento del percorso scolastico e lavorativo.
In tutto il mondo, circa 700 milioni di bambini e adulti con disturbi specifici dell’apprendimento sono a rischio di analfabetismo a lungo termine e di esclusione sociale. Secondo il ministero dell’Istruzione, quasi 300mila studenti delle scuole italiane hanno una diagnosi di Dsa. Dal 2011 al 2019 la percentuale è quintuplicata, passando dallo 0,9 al 4,9 per cento.
Un passo avanti nel nostro paese è stato fatto nel 2010 con l’introduzione della legge n.170 che riconosce i disturbi dell’apprendimento e disciplina l’utilizzo di strumenti compensativi e dispensativi. Gli studenti con Dsa in realtà hanno un’intelligenza perfettamente nella norma e, con il giusto supporto e adeguati metodi, possono raggiungere i medesimi risultati dei loro coetanei.
Ma quali sono questi metodi? I principali sono la mappe concettuali, strumenti grafici in grado di sintetizzare lunghi testi rappresentando idee e informazioni sotto forma di box o cerchi collegati con frecce. Vengono usate in classe sia da docenti e tutor, come strumento di supporto alla didattica, sia dagli studenti per apprendere o esporre argomenti di studio. Tuttavia, realizzare mappe concettuali richiede impegno e sostegno da parte di genitori e docenti; e non è detto che questi ultimi abbiano il tempo o le competenze.
Le soluzioni tecnologiche assistive fino a ora disponibili in Italia sono alternative digitali piuttosto obsolete al concept-mapping su carta, che non rendono indipendente lo studente. Per tutti questi motivi, dopo un’attenta analisi di mercato è nata Algor Maps, una web application che, attraverso l’intelligenza artificiale, supporta gli utenti nel creare, modificare e condividere mappe concettuali e multimediali partendo da lunghi testi, in una comoda lavagna digitale. Per il suo forte valore sociale questa startup innovativa è entrata nell’ecosistema di LifeGate Way, dedicato a supportare e connettere startup sostenibili.
Algor Maps è il primo prodotto sviluppato da Algor Education, una piattaforma digitale inclusiva e collaborativa dedicata agli studenti, a sua volta sviluppata da Algor Lab Srl, startup che vuole migliorare la vita delle persone grazie all’intelligenza artificiale.
Con Algor Maps basta copiare e incollare un testo e, in pochi minuti, l’algoritmo proprietario lo sintetizza, estrae i concetti principali, semplifica la sintassi e fornisce una mappa personalizzabile. In alternativa, si possono creare mappe concettuali da zero, recuperando manualmente le informazioni da un libro digitale. La lavagna digitale multimediale permette di riorganizzare il lavoro con un clic attraverso i layout automatici, spostare nodi e frecce, cambiare font e colori, aggiungere immagini e risorse multimediali. Documenti pdf e mappe concettuali possono comunicare nella stessa schermata: ciò significa che lo studente può prendere appunti, evidenziare frasi e trasferire testo e immagini dal proprio libro alla mappa. Per accedere al materiale di studio basta connettersi al sito da qualsiasi browser, senza dover scaricare alcun software. E lo si può anche condividere con amici, docenti e colleghi, per collaborare in tempo reale.
In un’ottica di inclusività, l’app è progettata per essere accessibile a tutti, in particolare alle persone con neurodiversità di lettura o scrittura. Al suo interno sono disponibili diversi font dyslexia-friendly, ma l’utente può altresì servirsi della sintesi vocale per riprodurre il contenuto testuale della mappa con voci fluenti maschili o femminili, con evidenziazione e in diverse lingue e velocità di riproduzione, risparmiando la fatica nella lettura. Può anche includere materiale audio da riascoltare, oppure facilitare la scrittura tramite il correttore ortografico.
Algor Lab è stata costituita a luglio 2021 da un team di laureati con competenze trasversali ed esperienze di alto livello in ambito aziendale, startup e ricerca accademica. Mauro Musarra, Giovanni Cioffi, Antonino Geraci, Fabio Frattin, Matteo Tarantino ed Emanuele Gusso hanno background ingegneristici eterogenei, accumunati però da un focus sull’intelligenza artificiale, essendosi incontrati durante il master in Data science del Politecnico di Torino. Condividono i valori del lavoro di squadra e la forte vocazione all’innovazione tecnologica: non a caso, nell’aprile 2022 tutti i membri del team sono stati selezionati dalla rivista Forbes tra i 100 under 30 innovatori del mondo dell’education. In poco più di anno dalla sua fondazione, Algor Lab si è già aggiudicata prestigiosi riconoscimenti, tra cui il primo premio per la categoria Impact innovation nell’edizione 2022 di Unicredit Start Lab, la piattaforma di business di Unicredit rivolta alle migliori startup e Pmi innovative italiane.
L’ambizione è quella di innovare un mercato, come l’educational technology, che in Italia è fermo da anni. Per fornire a tutti gli studenti, e in particolare a coloro che soffrono di Dsa, una piattaforma inclusiva per insegnare e apprendere in maniera efficace e interattiva, in cui ognuno possa trovare gli strumenti più adatti ai propri canali cognitivi.
Algor Maps è traducibile e l’algoritmo è multilingua: per questo le sue applicazioni possono essere molteplici. Non è un caso se ha attratto l’interesse di diversi player nel mondo dell’editoria e dell’e-learning, ma anche in ambito legale e commerciale, che richiedono soluzioni simili per estrarre valore da grandi quantità di testi.
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