Meno carne aiuta l’ambiente
L’allevamento intensivo su larga scala “consuma” pi
L’allevamento intensivo su larga scala “consuma” pi
Ogni alimento è energia. Ogni alimento è fatto di energia. Per essere prodotto, trasformato e portato in tavola ci sono voluti tempo, risorse energetiche e naturali. I cibi più “efficienti”, cioè quelli che costano meno alla terra, sono frutta e vegetali. I più costosi, quelli carnei. Secondo i dati della Global Hunger Alliance (una coalizione internazionale che promuove soluzioni ecologiche ed
Il rapporto degli scienziati presentato alla Commissione europea: stop alla pesca, nei nostri mari merluzzo, nasello e platessa si stanno estinguendo.
Il cibo si fonde nella passione, la passione s’accende con il cibo. Il cinema, che di passioni vive, ha saputo offrirci delizie culinarie per tutti i gusti.
Apre a Milano il ristorante di LifeGate. E’ improntato all’intero spirito del progetto LifeGate: qualit
La Nestlè compie manovre sugli ingredienti della celebre salsetta verde. Prima l’olio: l’altroieri s’è saputo che il marchio “Sasso” non è più di sua proprietà. Il marchio Olio Sasso è stato ceduto dalla Nestlè Italia alla Minerva Agricola Alimentare Spa, la società genovese proprietaria dell’impianto di Pavia dove l’olio viene confezionato. Poi il basilico. Ieri
Mangiare: nel nostro cuore, nel nostro intimo, questa pulsione ha la stessa radice dell’amore. E del… sacrificio.
OLIO EXTRA VERGINE D’OLIVA BIO Le olive da coltivazione biologica vengono da piante mai trattate con pesticidi, ma sottoposte a controlli e prelievi periodici su foglie, radici e terreno. Raggiunto il giusto grado di maturazione, sono raccolte e subito sottoposte alla “spremitura a freddo” (macinatura e spremitura meccanica al di sotto di 27°C), la sola
Si sa da sempre, fin dall’antichità, da Ippocrate a Plinio il Vecchio, da Paracelso a Pasteur: il succo rosso donato da Dioniso agli uomini ha qualità corroboranti, benefiche, ricostituenti. Poi l’occhio della scienza cominciò a indagare. Per esempio, da qualche lustro gli epidemiologi si erano accorti del “paradosso francese”: nonostante una dieta con massicce daily