Parigi, anno 2050. La rivoluzione (ecologica) francese
Un rapporto commissionato dal sindaco di Parigi, Anne Hidalgo, immagina una profonda transizione ecologica della città. Che si può completare entro il 2050.
Un rapporto commissionato dal sindaco di Parigi, Anne Hidalgo, immagina una profonda transizione ecologica della città. Che si può completare entro il 2050.
Nonostante di cambiamenti climatici, di negoziati e di energia si parli ancora troppo poco nei principali media italiani, il nostro Paese non è rimasto fermo al palo. Anzi, è una tra le nazioni più attive in ambito ambientale ed energetico, meno forse in quello climatico. L’Italia possiede un patrimonio e un capitale naturale tra i
Si trova lungo le rive del Canal Grande, in Fondamenta Santa Lucia a Venezia, il murales dipinto da Andreco, artista visivo che dal 2015 lavora all’iniziativa Climate, un progetto itinerante ispirato alle ricerche su cause ed effetti dei cambiamenti climatici. Parallelamente al dottorato in ingegneria per l’ambiente e il territorio, che l’ha portato a collaborare
Nonostante una generale diminuzione della fame, in 52 Paesi la situazione resta allarmante. Una situazione multidimensionale, da affrontare con “visione globale e ottimistica”, nelle parole del presidente del Cesvi, Giangi Milesi, che si occupa dell’edizione italiana dell’Indice
L’Unione internazionale per la conservazione della natura: “Il 25% dei siti naturali protetti dall’Unesco è minacciato dai cambiamenti climatici”.
La prossima conferenza mondiale sul clima, la Cop 24, sarà ospitato da Katowice, in Polonia. Per gli ambientalisti, sarà un summit “in trasferta”.
Tutto quello che c’è da sapere sull’esito finale dei negoziati della Cop 23 di Bonn. L’assemblea plenaria è finita all’alba di sabato 18 novembre dopo una notte intensa di colloqui, ora si passa al “dialogo”.
Che ruolo giocano i governi, le ong e la questione della parità di genere nella lotta ai cambiamenti climatici? Alla Cop 23, lo abbiamo chiesto a Jennifer Morgan di Greenpeace International.
La fine del carbone è vicina. Almeno per una ventina di stati, Italia inclusa, che hanno risposto all’appello anglo-canadese di chiudere la porta al combustibile fossile entro il 2030. Assenti i paesi che ne bruciano di più.
Alla Cop 23 di Bonn sono circolate le prime bozze del testo finale della conferenza. Un documento in queste ore al vaglio dei governi.