L’uso dei sottoprodotti dell’agricoltura nei mangimi animali può permettere un risparmio ecologico e una via diversa per l’ecosostenibilità ambientale.
Anche i gorilla alla notte degli Oscar, nomination per Virunga
Il documentario che mostra il Parco nazionale di Virunga e la sua ricca biodiversità è in corsa per il premio Oscar.
La cerimonia della consegna degli Oscar 2015, che avverrà il 22 febbraio, non sarà solo la serata delle grandi stelle hollywoodiane e del glamour, sarà anche la serata dell’ambiente e della biodiversità, sarà la serata dei gorilla.
L’ultimo paradiso dei gorilla di montagna
È stata infatti annunciata la nomination che ha ricevuto il film-documentario Virunga, girato nell’omonimo parco nazionale nella Repubblica Democratica del Congo, patrimonio dell’Unesco. Il film, diretto da Orlando Von Einsiedel, è in lizza per l’Oscar nella categoria “documentari” e ci mostra uno degli ecosistemi più ricchi e fragili del pianeta, che ospita alcuni degli ultimi esemplari di gorilla di montagna (Gorilla beringei beringei), specie fortemente minacciata dal bracconaggio, dalla guerra civile e ora dall’estrazione petrolifera.
Dian Fossey, l’amica dei gorilla
Proprio nel Parco nazionale di Virunga effettuò le sue ricerche Dian Fossey, zoologa statunitense che ha dedicato la sua vita allo studio e alla protezione dei gorilla di montagna e che fu assassinata nella sua capanna, forse dai bracconieri. La sua storia è raccontata nel film Gorilla nella nebbia, interpretato da Sigourney Weaver.
Virunga, il film
Il film Virunga racconta la storia di un gruppo di persone che rischiano quotidianamente la vita per proteggere il parco e la sua preziosa biodiversità. Oltre ai gorilla i difensori del parco, guidati dal direttore Emmanuel de Mérode, sono gli indiscussi protagonisti del film, veri eroi che lottano in prima linea per la difesa della natura. Negli ultimi 30 anni il parco ha perso, uccisi dai conflitti o dai bracconieri, ben 150 dipendenti.
Il commento del Wwf
«La nomination per gli Oscar 2015 darà un impulso formidabile alla diffusione globale del messaggio del documentario, ovvero, l’importanza di difendere un patrimonio unico dove si combatte quotidianamente una lotta per la tutela della biodiversità», ha commentato Isabella Pratesi, direttore conservazione internazionale del Wwf Italia.
Anche se non dovesse aggiudicarsi la statuetta Virunga ha già ottenuto un risultato straordinario e lascerà un segno indelebile in chiunque lo guarderà, il 22 febbraio sarà la sera dei gorilla e dello straordinario parco africano.
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