L’amministrazione Usa ha sospeso le domande per l’immigrazione delle persone provenienti da 19 paesi. Nel frattempo vanno avanti le retate nelle città.
Bombe chimiche sulla città di Khan Cheikhoun, in Siria, hanno provocato decine di morti e centinaia di feriti. Sdegno dalla comunità internazionale.
Ascolta “L’attacco chimico del 4 aprile a Khan Sheikhoun, in Siria” su Spreaker.
Una sessantina di persone, compresi alcuni bambini, sono stati uccisi da un bombardamento aereo effettuato attorno alle 7 di mattina del 4 aprile sulla città di Khan Sheikhoun, nel governatorato di Idlib, nel nordovest della Siria. Secondo quanto riferito dalla stampa internazionale – che cita i “Caschi bianchi” (volontari che soccorrono la popolazione civile) – sarebbero stati utilizzati nel corso dell’attacco “gas tossici”. Quindi si è trattato di un attacco chimico vietato dalla Convenzione sulla proibizione delle armi chimiche di Parigi del 1993.
“Abbiamo soccorso più di 200 persone con problemi respiratori di diversa gravità. In questi casi occorre intervenire il più rapidamente possibile per tentare di decontaminare le vittime, ventilarle, pulire i vestiti. Ma ciò è particolarmente difficile tenuto conto del panico nelle strade”, ha dichiarato Radi Saad, uno dei Caschi bianchi.
Dei video agghiaccianti circolano sui social network: mostrano bambini uccisi o incoscienti, con le pupille non più in grado di reagire alla luce. È stato inoltre riferito di centinaia di persone che perdono schiuma dalla bocca, faticano a respirare e vomitano. I feriti sono stati trasportati in un ospedale della città, anch’esso bombardato nel corso della mattinata, secondo quanto riferito da un corrispondente dell’agenzia Afp presente sul posto.
Suspected gas attack on Syria’s rebel-held Idlib kills at least 58: Observatory https://t.co/7YoX9Wn17O pic.twitter.com/iLFj2EWwdX
— Reuters Top News (@Reuters) 4 aprile 2017
Non è ancora certo se ad effettuare il raid sia stata l’aviazione di Bashar al-Assad, ma già piovono accuse al governo di Damasco. La Francia ha chiesto una riunione d’urgenza del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite per discutere delle questione. L’Alto rappresentante dell’Unione europea per gli Affari esteri, Federica Mogherini, ha parlato di “notizia tremenda”. Il presidente turco Erdogan ha parlato di “attacco disumano” e ha voluto parlare in mattinata al telefono con il suo omologo russo Putin (alleato di Assad nel teatro di guerra della Siria).
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