Beagle, il bracchetto di Charlie Brown famoso nel mondo

Il beagle è diventato famoso come compagno di Charlie Brown nei fumetti dei Peanuts. Ma la razza è antichissima, e accompagna l’uomo nei secoli.

Il beagle ha una storia antichissima alle spalle: della razza parla persino Senofonte e dei suoi antenati sono state trovate raffigurazioni che risalgono addirittura al V secolo avanti Cristo. Ma per noi ormai il beagle è, a tutti gli effetti, Snoopy, compagno inseparabile di Charlie Brown nelle saghe a fumetti degli americani Peanuts. Infaticabile, ardimentoso, docile e affabile, questo muscoloso bracchetto ha dimenticato progressivamente le sue origini di cane da caccia per trasformarsi in un compagno metropolitano, come del resto il weimaraner e il dalmata e – ahimè – in una delle più usate cavie per esperimenti medico/scientifici.

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Primo piano di un beagle
Il beagle è un cane docile e affettuoso © Pixabay

Beagle, una razza nata per la caccia

Chi non ricorda le strisce dei Peanuts con il simpatico Snoopy che batte a macchina sulla cuccia le sue avventure di bracchetto innamorato? Nella realtà la razza nacque per la caccia ad animali selvatici molto veloci come le lepri. I primi beagle venivano chiamati talbot hound ed erano molto popolari come cani da caccia. Nell’undicesimo secolo, Gugliemo il Conquistatore portò questi piccoli segugi in Inghilterra e l’odierno beagle fu incrociato con alcuni levrieri per renderlo più veloce. La nuova razza prese il nome di southern hound e questi cani sono considerati gli antenati del beagle odierno. Ma è solo nel 1830 che il reverendo Honeywood istituì il primo programma di allevamento e pose le basi per gli esemplari attuali. Vennero utilizzati allo scopo i southern hounds e i north country beagle, e probabilmente altri cani di cui si sono perse le tracce. I soggetti così creati erano più piccoli di quelli odierni e avevano un mantello totalmente bianco. In anni più recenti venne anche selezionato un beagle a pelo ruvido che è ora estinto, ma di cui sono presenti tracce sino al 1969. Nel 1890 venne creato infine il Beagle club e redatto il primo standard ufficiale della razza.

Un beagle addormentato
Il beagle è un perfetto cane da appartamento, ma non dimentica le sue origini di cane da caccia © Pixabay

Un cane affabile e dolcissimo

Il beagle  è un cane pacifico e gentile, ed ha caratteristiche comportamentali da perfetto animale da compagnia. È necessario, però, che da cucciolo segua un corso di addestramento all’obbedienza, poiché la tendenza naturale ad assecondare il suo fiuto rischia di renderlo indifferente al richiamo del padrone, privilegiando le sue doti naturali di cacciatore e inseguitore di prede veloci.

“Il beagle è la versione reale di Snoopy, un irresistibile cane tutto orecchie e naso. Anzi potremmo definirlo un naso con il cane attorno. È un cane che piace molto per la sua estetica, le sue dimensioni contenute e la sua capacità di stare con gli altri animali senza mai essere aggressivo. È bene ricordare però che la razza è stata selezionata per la caccia e il lavoro e se cerchiamo un tranquillo animale da compagnia che stia sempre accanto a noi senza mai allontanarsi, allora abbiamo sbagliato soggetto”, spiega Bruno Ferrari, educatore cinofilo.

Infatti, quando si sceglie un beagle come compagno è bene sapere che ha bisogno di tanta attività e soprattutto di essere addestrato al richiamo. “In mancanza di un opportuno addestramento il beagle tenderà a fare il suo lavoro di segugio, andando ad esplorare il territorio ogni volta che sarà libero di farlo. La libertà per questi cani è fondamentale, e solo un attento percorso educativo riuscirà a smussarne certe asperità che derivano dal passato di cacciatore e inseguitore”, prosegue Ferrari.

Abituati alla caccia in muta, i cani di questa razza hanno una naturale propensione al lavoro di gruppo e si inseriscono facilmente in case in cui ci sono già animali di altre specie. Sono, comunque, forti abbaiatori (sono chiamati anche “singing beagle” per la loro particolare maniera di abbaiare che assomiglia a un ululato molto basso ed è tipico della razza) e ciò rende sconsigliabile la vita in condomini o luoghi in cui la frequenza e la tonalità delle loro vocalizzazioni potrebbe risultare fastidiosa.

Snoopy e Woodstock con bandiera americana
Snoopy ha un amico fedele: l’uccellino Woodstock © Pixabay

La storia di Snoopy e Charlie Brown

Snoopy nasce ufficialmente il 4 ottobre del 1950, data in cui appare per la prima volta all’interno dei Peanuts creati da Charles Monroe Schulz. Il fumetto viene pubblicato il 2 ottobre 1950 dalla United features syndicate, proprio due giorni prima della comparsa di Snoopy. Nelle strisce il piccolo segugio dal grande naso appartiene al bambino Charlie Brown e ha a sua volta un compagno, l’uccellino Woodstock che lo segue ovunque. All’inizio Snoopy fa il suo ingresso come un cane normale, senza particolari caratteristiche, proveniente dall’allevamento Daisy hill puppy farm. Ha sette compagni di cucciolata che saranno presenti più o meno frequentemente nel corso delle sue vicende. Col tempo però il bracchetto assume sempre di più le caratteristiche di uno dei personaggi principali dei Peanuts con il suo stretto rapporto con Charlie Brown, ma anche con gli altri personaggi: dalla bisbetica Lucy alla ragazzina dai capelli rossi e agli altri teneri amici delle famosissime strisce.

beagle seduto
Il beagle ha origini antichissime, ma è diventato famoso con le strisce di Charlie Brown © Pixabay

Beagle, le cure quotidiane e la salute

Cane dal pelo corto, il beagle non ha bisogno di frequenti e complicate toelettature (una passata con una salvietta umida ogni giorno e un bagno ogni due mesi circa sono più che sufficienti per un aspetto al “top”), ma è consigliabile spazzolarlo quotidianamente per evitare che si formino piccoli nodi fastidiosi nel mantello. Cane longevo – non è raro che un beagle arrivi ai 17 anni di vita – proprio per queste sue doti di salute e resistenza viene purtroppo spesso usato nellavivisezione. Una patologia della razza è la displasia, e nei beagle sono frequenti anche disturbi oculari. Per il resto lunghe passeggiate e molta attività all’aria aperta saranno tutto ciò che occorre a questo piccolo e muscoloso segugio per una vita lunga e attiva al nostro fianco.

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