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In Brasile le autorità indagano su una perdita di petrolio che si estende su circa 1.500 chilometri. Non si era mai verificato un episodio del genere, sostiene l’agenzia per l’ambiente.
Un’enorme chiazza di petrolio di provenienza sconosciuta ha raggiunto 105 diverse località in Brasile, comprese note destinazioni turistiche come la spiaggia di Praia do Futuro, vicino a Fortaleza, e quella di Maragogi, nello stato dell’Alagoas. Lo sversamento, che è stato avvistato per la prima volta il 2 settembre, si estende su una superficie complessiva di 1.500 chilometri e coinvolge otto diversi stati federati.
Come riporta la Bbc, non ci sono prove di danni a pesci e molluschi ma sono stati trovati morti almeno sei tartarughe e un volatile. Attualmente è in corso l’operazione di bonifica, in cui l’agenzia per l’ambiente Ibama ha coinvolto i vigili del fuoco, la Marina e anche il colosso petrolifero Petrobras, che porta avanti un programma di formazione preventiva per la popolazione. Non è ancora chiaro, però, quanta forza lavoro servirà per ripulire tutte le spiagge.
Manchas de óleo no Nordeste: o que se sabe sobre o problema – G1 https://t.co/7jWoJvPuki
— Noticias do Brasil (@BrazilAllNews) September 26, 2019
Le autorità brasiliane nel frattempo cercano di ricostruire le cause di questo disastro ambientale. Tramite una nota, Ibama fa sapere che tutti i campioni raccolti corrispondono alla stessa tipologia di greggio, che però non risulta tra quelle prodotte in Brasile. Si suppone quindi che il petrolio sia stato sversato in mare da una petroliera in transito a parecchie miglia di distanza dalla costa. Turisti e pescatori sono stati avvertiti di non toccare il materiale. “È la prima volta che in Brasile si verifica un incidente del genere. Di solito le chiazze di origine sconosciuta sono molto più piccole e coinvolgono un solo Stato”, ha dichiarato ad Agência Brasil Fernanda Pirillo, coordinatrice generale per le emergenze ambientali di Ibama.
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