Il settore automotive sta vivendo una trasformazione epocale. Passare all’elettrico non basta, serve ripensare l’intera filiera, le competenze e le tecnologie. A dirlo i dati della ricerca condotta dal Politecnico di Milano per Geely Italia.
Il bus a idrogeno della casa nipponica circolerà in città dal prossimo anno. Trasporta 77 persone, produce solo vapore acqueo e può essere usato come mezzo di soccorso.
Non solo auto a idrogeno, ma presto anche bus. Toyota, primo costruttore mondiale a produrre in grande serie una vettura fuel cell, la berlina Mirai, dal 2017 lancerà in Giappone il primo bus a idrogeno di produzione standard. Dopo mesi di test stradali che ne hanno verificato l’affidabilità e la sicurezza, verranno introdotti nel sistema di trasporto pubblico urbano di Tokyo due autobus, con l’obiettivo di metterne in circolazione nella città metropolitana altri cento entro i Giochi Olimpici e Paralimpici del 2020.
Il Toyota FC Bus è stato realizzato a partire dall’esperienza di Toyota nella Mirai, la berlina a idrogeno della casa nipponica, e in collaborazione con Hino Motors. L’autobus è lungo 10,5 metri, largo 2,5 m e alto 3,34 m e può trasportare 77 persone (26 passeggeri seduti, 50 in piedi e il conducente). Dotato di dieci serbatoi di idrogeno a 700 bar per un volume complessivo di 600 litri, utilizza le celle a combustibile per alimentare i motori elettrici, tecnologia che migliora l’efficienza energetica rispetto ai motori a combustione interna. L’autobus, inoltre, non inquina perché non produce emissioni di CO2, ma solo vapore acqueo. Il bus può essere utilizzato anche come generatore elettrico in caso di calamità naturali grazie alla dotazione di un sistema di approvvigionamento esterno attraverso cui può erogare corrente.
L’idrogeno è il futuro sempre più vicino, una risorsa energetica di cui non si potrà fare a meno se la sfida è quella di un mondo dove le emissioni di CO2 dovranno essere sempre più ridotte. E questa è la direzione in cui da tempo Toyota si muove e continuerà a muoversi: vetture, autobus, ma anche carrelli elevatori a idrogeno e pacchi di celle a combustibile per l’utilizzo domestico. Per una società sempre più sostenibile.
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